“Gesù, un ebreo marginale” è il titolo di un’opera monumentale sulla quale il sacerdote americano John P. Meier, dopo gli studi romani alla Gregoriana e al Pontificio Istituto Biblico, lavora incessantemente, per complessivi ormai cinque volumi, dal 2001. Proprio il prof. Meier sarà nell’Aula Magna della Pontificia Università Lateranense il 19 ottobre prossimo per la conferenza pubblica culmine dell’incontro su Gesù Cristo il Signore, delle Giornate di Studio della Facoltà di Sacra Teologia dell’Ateneo (edizione 2016) che si terranno il prossimo 19 e 20 ottobre.
Accanto alla conferenza pubblica di padre Meier – informa la Radio Vaticana – si svolgeranno due sessioni delle giornate di studio, che saranno aperte dal rettore, mons. Enrico dal Covolo. Seguiranno le relazioni di diversi docenti tra cui il prof. Nicola Ciola, decano della facoltà di Sacra Teologia della Lateranense e di Cristologia, che introdurrà la sessione di studi; il prof. Antonio Pitta, che affronterà l’analisi del materiale storico riguardante Gesù e risalente a prima delle lettere di San Paolo; il prof. Giorgio Jossa, storico del Cristianesimo presso l’Università Federico II di Napoli, che parlerà delle “Due svolte nella vita di Gesù”.
Ancora il prof. Giuseppe Pulcinelli, che approfondirà l’autenticità delle parabole evangeliche e, dall’università Cattolica di Losanna, il prof. Daniel Marguerat, docente di Nuovo Testamento e già Pastore protestante che parlerà della “Giudaicità e singolarità di Gesù di Nazareth”. Infine verranno svolte le relazioni del prof. Romano Penna e del prof. Lorizio che da punti di vista differenti, l’uno biblista e storico delle origini cristiane e il secondo di Teologia fondamentale, indagheranno sul nesso inscindibile tra storia e fede riguardo la figura di Gesù confessato come il Cristo e Salvatore.