Foto: Assemblea Plenaria CCEE

L’incontro e la speranza. I vescovi d'Europa di fronte alle sfide del tempo e dell'uomo

In corso a Monaco la plenaria CCEE. Oggi le riflessioni sulla situazione dei cristiani in Europa e la Chiesa nel mondo e una preghiera per le vittime di Nizza

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Dopo aver incontrato nella serata di ieri il principe Alberto II, questa mattina i lavori dell’assemblea plenaria del CCEE in corso nel Principato di Monaco hanno visto delle riflessioni sulla situazione dei cristiani in Europa e la Chiesa nel mondo con i rapporti di rappresentanti di organismi ecclesiali continentali di Asia, Africa, America Latina e Oceania.
Nel pomeriggio i lavori prevedono un confronto sulle attività delle istituzioni europee animato dal Nunzio Apostolico presso l’Unione Europea, l’Osservatore Permanente della Santa Sede presso il Consiglio d’Europa e il Presidente della Comece.
Successivamente, i vescovi europei si recheranno a Nizza dove è previsto alle ore 18.30 un momento di preghiera per le vittime dell’attentato del 14 luglio scorso sulla Promenade des Anglais.
Ieri, in apertura dei lavori è stato presentato il volume L’incontro e la speranza. I vescovi d’Europa di fronte alle sfide del tempo e alle attese dell’uomo, curato da Paolo Bustaffa ed edito dalla Cantagalli, che racconta  il cammino del CCEE dal 2006 al 2016 Un percorso di dieci anni che le Chiese europee hanno condiviso  con la guida del cardinale Péter Erdő arcivescovo di Budapest-Esztergom in coerenza con l’originaria indicazione di essere un “minimo di struttura per un massimo di coordinamento”.
Così è stato nei progetti e nei processi che il libro racconta attraverso una selezione di pensieri e impegni rivolti a diverse tematiche  quali, ad esempio,  la famiglia, la vita, il creato, il dialogo ecumenico, il dialogo interreligioso, le migrazioni, i giovani,  il lavoro e l’economia, la catechesi,  la scuola e l’università, le istituzioni europee.
La Chiesa di ogni Paese europeo ha condiviso con tutte le altre la propria ricchezza in umanità e  fede,  la propria speranza e la propria fiducia, la propria fatica e la propria gioia. L’affresco che ne è risultato mette in luce “lo specifico contributo”  cioè  l’annuncio del Vangelo, che , grazie al CCEE, le Chiese cattoliche  hanno offerto all’Europa  nel tempo della crisi.
Il libro racconta anche dell’abbraccio, ricco di solidarietà, delle Chiese d’Europa alle Chiese d’Africa, Asia e America, in particolare alle comunità cristiane colpite dall’odio e dalla persecuzione. In oltre seicento pagine si snoda un racconto di vita, di pensiero e di servizio che affonda le sue radici nel cristianesimo pensato, vissuto e comunicato in terra europea.
I partecipanti alla plenaria hanno anche ricevuto copia del volume, di recente pubblicazione,
Quale catechesi per la nuova Europa? I Congressi catechistici del Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee (1979-2012) a cura di Walter Ruspi, già segretario della sezione Catechesi della Commissione CCEE Catechesi, Scuola e Università.
Il volume raccoglie tutta la documentazione dei Congressi catechistici del Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee dal 1979 al 2012. È dunque un prezioso dossier delle ricerche sui molteplici aspetti dell’annuncio e della trasmissione della fede in Europa. La trasmissione della fede e il contesto europeo mettono sotto la lente di ingrandimento il futuro della fede nel continente.
La questione interessa ambedue i “partner” in gioco, perché non si tratta solo di ripensare le forme dell’annuncio nel quadro dell’Europa unita, e tuttavia in grave crisi di legami solidali, ma anche di immaginare come è possibile per le identità culturali del continente fornire risorse simboliche alla vita degli europei, in uno spazio pubblico connotato da una laicità aperta e non ideologica.

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ZENIT Staff

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