Cristiani e musulmani insieme per la cultura, contro il terrorismo

L’iniziativa #Cristianinmoschea continua a ricevere adesioni nel segno del dialogo e del rispetto interreligioso

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Si è svolto  recentemente presso il Palazzo del Pincio di Roma l’incontro tra fra il sindaco del Comune di Civitavecchia Antonio Cozzolino, il vicesindaco Daniela Lucernoni e Foad Aodi,  Presidente del Movimento Internazionale “Uniti per Unire” e Focal Point in Italia per l’integrazione per l’Alleanza delle Civiltà (UNAoC): al centro dell’interesse l’iniziativa “cristiani in moschea” promossa da Uniti per Unire e dalle Comunità del Mondo Arabo in Italia (Co-mai)  e pienamente condivisa dal Comune di Civitavecchia.
A fare da ponte tra il Prof. Aodi e l’amministrazione comunale di Civitavecchia é stato il Direttore Generale della Asl Roma 4, Dott. Giuseppe Quintavalle, che in qualità di segretario generale del Movimento internazionale, transculturale inter-professionale “Uniti per Unire” ha dimostrato la sua apertura e disponibilità a sensibilizzare i cittadini italiani e stranieri ad instaurare un dialogo di fratellanza, tolleranza e solidarietà: “Mai come negli ultimi tempi si sente la necessità di informare quante più persone possibile, sull’importanza del rispetto delle diversità culturali per una condivisione pacifica della quotidianità.
“La lotta al terrorismo – aggiunge il Dr. Quintavalle – deve partire dentro ognuno di noi, che informato e consapevole può comprendere a pieno che nessuna religione impone la morte, e che questa piaga che sta terrorizzando il mondo intero, non è figlia di alcuna corrente religiosa, ma del fanatismo, dell’ignoranza e della sete di potere. Sono lieto di essere qui oggi per questo importante passo”.
Attraverso la conoscenza l’uno dell’altro e il rispetto per la diversità si gettano le prime fondamenta per un mondo volto alla pace. Tramite il movimento “Uniti per Unire” e le numerose associazioni e comunità aderenti  impegnati in modo costante e costruttivo si potrà intraprendere ed intensificare un percorso di valorizzazione dell’idea di laicità come fattore comune tra le diverse sensibilità religiose e differenti realtà culturali”.
“Sono molto soddisfatto dell’incontro che ho avuto con il Prof. Foad Aodi e ringrazio il dott. Quintavalle per essersi fatto da tramite – afferma il Sindaco Antonio Cozzolino – sono convinto che per la città questo patto di amicizia possa essere un valore aggiunto per elevare culturalmente il nostro territorio. Grazie alla collaborazione con il movimento “Uniti per Unire” potremo promuovere la valorizzazione dell’idea della laicità per un civile confronto fra le diverse popolazioni in un contesto di multiculturalità sempre più diffuso nel mondo attuale. In tempi complicati come quelli di oggi dare segnali di aggregazione e trovare fattori comuni è importante per costruire dinamiche di pace che le istituzioni hanno il dovere di diffondere”.
Da parte sua, il Prof. Aodi commenta: “A nome del Movimento Internazionale “Uniti per Unire”, dell’Associazione dei Medici di Origine straniera in Italia (AMSI) e delle Comunità del mondo arabo in Italia (Co-mai) ringrazio il Comune di Civitavecchia e la Asl Rm F, i primi ad aver aperto con coraggio un poliambulatorio per gli stranieri in Italia, nel 2002, e il primo servizio per la circoncisione, 3 anni fa, a Civitavecchia, in collaborazione con l’Associazione dei Medici di Origine Straniera in Italia (AMSI).
E’ nata così, già da allora  l’alleanza  proficua sui temi  Sanità, cultura, religione ed istruzione a favore dell’assistenza sanitaria e il dialogo tra le civiltà; un’alleanza che sta dimostrando tutta la sua importanza. Esterno  al Sindaco Cozzolino e alla ASL RMF i miei sinceri ringraziamenti per aver aderito all’iniziativa #Cristianinmoschea e per aver ribadito l’intenzione di proseguire nel gemellaggio promosso in passato con la Città palestinese Baka Al karbia- Israele. #Cristianinmoschea ha coinvolto con successo i principali attori della società civile, i diversi rappresentanti del mondo istituzionale, socio-sanitario  e accademico, islamico e cattolico, le comunita’ arabe e di origine straniera.
Tutti si sono uniti nel rispetto interreligioso e nel principio della laicità che –  come riscontriamo in questi giorni – è uno strumento di unione e non di divisione”.
L’iniziativa “Cristiani in moschea” promossa da Aodi, prevede infatti la valorizzazione del impegno e dell’apertura costante delle moschee d’Italia ai cristiani, laici e membri di altre religioni, per intensificare la conoscenza e il dialogo con la comunità islamica, attraverso il momento di maggior condivisione: l’incontro per la preghiera.
Perché – come sostiene Aodi – “un messaggio di pace, di auguri per un futuro migliore e di solidarietà per le vittime del terrorismo, può contribuire a costruire un’Italia senza pregiudizi e strumentalizzazioni politiche” .
Il Presidente di Uniti per Unire ringrazia infine gli oltre 2000 aderenti a #Cristianinmoschea tra confederazioni, federazioni, associazioni, comunità, università  e Ong.
“Ogni giorno arrivano adesioni e risposte positive a questa iniziativa e progetto. Per questo motivo – sostiene Aodi – vogliamo istituire il comitato #Cristianinmoschea e speriamo di incontrare presto gli esponenti di tutte le religioni per proseguire insieme nel cammino del rinascimento del dialogo e del rispetto interreligioso, dando voce anche ai  laici delle diverse culture e religioni, nel rispetto dei ruoli istituzionali e religiosi e senza alcun carattere politico”.

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ZENIT Staff

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