“Un messaggio forte come quello che abbiamo sentito dal Santo Padre era non solo necessario per me, ma per la comunità internazionale”. Ad affermarlo alla Radio Vaticana è Staffan de Mistura, inviato speciale del segretario generale dell’Onu per la Siria, a margine dell’Udienza di Papa Bergoglio ai membri degli organismi caritativi cattolici attivi in Medio Oriente.
Il pensiero del diplomatico corre ad Aleppo, dove negli ultimi giorni, nella parte orientale della città, sono morti 99 bambini e ne sono stati feriti 203. Due gli ospedali colpiti, ad oggi rimangono 30 medici per 375mila persone. “Questa cosa è inaccettabile, e il Santo Padre ha ragione nel dirlo”, il pensiero di de Mistura.
Il quale è d’accordo con il Pontefice anche sul fatto che “non c’è una soluzione militare”. Di qui la necessità di bloccare il traffico di armi in Siria. Per de Mistura questa è “un’urgenza”.
Infine l’inviato delle Nazioni Unite ha parlato anche della tanta solidarietà che si manifesta in quel teatro di guerra, ricordando che 21 volontari siriani sono morti, colpiti mentre a bordo di un convoglio umanitario portavano cibo e acqua in una zona di Aleppo controllata dai terroristi. “Come loro – ha concluso de Mistura – sono tanti altri e noi non ne sentiamo parlare perché vediamo solo l’orrore, e vanno ricordati perché sono i veri eroi di questo conflitto”.
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De Mistura (Onu): "Ad Aleppo morti 99 bambini. Inaccettabile, ha ragione il Papa a dirlo"
Il delegato speciale delle Nazioni Unite condivide l’appello del Pontefice sulla Siria e ricorda che “non c’è una soluzione militare”