La “via” della progettualità con cui avvicinarsi alla delicata sfera del mondo del lavoro e “dare voce a chi non ha voce o ne ha troppo poca”. La “via” del rinnovamento per avviare processi di formazione del clero. La “via” della collaborazione, passo concreto per affrontare il tema del riordino delle diocesi italiane. La “via” della riforma per attuare la volontà del Papa nei Tribunali ecclesiastici italiani in materia matrimoniale.
È la mappa tracciata dai vescovi italiani durante la sessione autunnale del Consiglio Episcopale Permanente, riunito a Roma da lunedì 26 a mercoledì 28 settembre, sotto la guida del cardinale Angelo Bagnasco. Proprio la prolusione del presidente e la sua analisi sulla situazione dell’Italia, è stata la base sulla quale i pastori si sono confrontati circa le dinamiche che interessano il mondo del lavoro, con un focus particolare sul cancro della disoccupazione e della precarietà che investe specialmente il mondo giovanile.
Un dialogo concreto e non ‘da salotto’, quello tra i vescovi – come si intuisce dal comunicato finale del Consiglio permanente – che hanno discusso della fatica di tante persone a mantenere la propria famiglia, dell’aumento della distanza fra ricchi e poveri, dell’impoverimento del ceto medio, del disagio, se non la disperazione, legato alla mancanza di un’occupazione. Più in generale si è parlato anche del clima di incertezza, sfiducia e rassegnazione di molti giovani rispetto a un futuro dal quale si sentono esclusi. Gli stessi giovani che per vivere sono costretti a rimanere aggrappati a genitori e nonni.
Quindi, sullo sfondo di una denuncia di ciò che non funziona nel mercato della domanda e dell’offerta e del rilancio di pratiche feconde e proposte per la creazione di lavoro nel Paese, i membri del Consiglio Permanente hanno sottolineato l’importanza di maturare una piena consapevolezza dei cambiamenti radicali che attraversano il mondo del lavoro. Perché, si legge nel comunicato, conoscerne le dinamiche appare decisivo per evitare il rischio di fermarsi ad analisi datate o, al più, alla drammatica realtà di quanti ne pagano le conseguenze. Come sempre la Chiesa si propone, in tal senso, interlocutore credibile sul territorio, capace di attivare una rete solidale a tutela e promozione di tutti anche nelle realtà più piccole.
I vescovi hanno quindi messo a fuoco il tema della 48ª Settimana Sociale dei Cattolici Italiani che si terrà a Cagliari, dal 26 al 29 ottobre del 2017: “Il lavoro che vogliamo. Libero, creativo, partecipativo e solidale”. Ne sono state pertanto rilevate metodologia e finalità, nonché l’itinerario di preparazione, affinché l’appuntamento non si risolva secondo logiche convegnistiche, ma sia un’esperienza ecclesiale che apre alla progettualità.
Con questi stessi intenti, i presuli hanno poi affrontato il tema del rinnovamento del clero, condividendo la proposta di un Sussidio da consegnare a diocesi e Conferenze Episcopali regionali per realizzare percorsi necessari per la formazione dei sacerdoti. Tra le dimensioni maggiormente evidenziate: i criteri di ammissione e valutazione al Seminario, l’investimento nella qualità degli educatori; le modalità di esercizio da parte dei vescovi della paternità nei confronti dei presbiteri, l’impegno a favorirne il senso di appartenenza e la cura per la vita fraterna. Ancora: la vita interiore, questione essenziale, che precede il servizio ministeriale; una più convinta promozione degli organismi di partecipazione; la responsabilità amministrativa del sacerdote.
Filo conduttore del Sussidio è stato il discorso di Francesco all’Assemblea generale CEI dello scorso maggio, che ha offerto spunti per iniziative, proposte e buone prassi per favorire la comunione e la ministerialità, il cammino spirituale e il rinvigorimento dell’attività missionaria, insieme a una migliore e più snella gestione delle questioni economiche e amministrative.
Ulteriore punto affrontato durante l’assise, la riforma del processo matrimoniale introdotta dal Papa. A tal riguardo, i vescovi hanno discusso e integrato una prima proposta di aggiornamento delle Norme circa il regime amministrativo e le questioni economiche dei tribunali ecclesiastici in Italia. Più nel dettaglio si è discusso dei soggetti di imputazione dei rapporti giuridici, della definizione dell’entità del contributo della CEI per l’attività dei Tribunali e dei criteri di ripartizione. Ribadita anche la necessità di una maggiore attenzione dei vescovi ad evitare che i fedeli siano distolti dall’accedere ai Tribunali della Chiesa a causa delle spese. Su queste linee, il Consiglio Permanente predisporrà anche un Regolamento per l’organizzazione amministrativa.
Alla CEI è stato presentato poi il quadro – ancora parziale – delle risposte fornite dalle Conferenze Episcopali regionali in merito al progetto di riordino delle diocesi. Tra i criteri di valutazione è stata evidenziata l’importanza della prossimità del vescovo al clero e alla popolazione, nonché la custodia del patrimonio e della storia di fede. Ancora una volta è stata condivisa la disponibilità a rafforzare forme di collaborazione tra diocesi vicine o in ambito regionale, nell’ottica di una condivisione che qualifichi servizi e strutture. In alcuni casi, invece, i vescovi affermano di ritenere più utile una razionalizzazione dei confini delle Diocesi esistenti, per assicurare un migliore servizio pastorale.
Un campo nel quale il Consiglio Permanente ha avvertito l’opportunità di sviluppare una maggiore collaborazione tra le diocesi concerne inoltre la valorizzazione del patrimonio. In merito i vescovi, oltre a rilanciare la via delle offerte liberali per il sostentamento dei sacerdoti, si sono confrontati sulla proposta di accorpamento degli Istituti Diocesani Sostentamento Clero. Il tema verrà approfondito nella prossima Assemblea Generale, ma già fin d’ora è stata rilevata la disponibilità al ripensamento della distribuzione degli Istituti sul territorio nazionale per favorire una gestione più virtuosa e razionale e abbattere i costi di gestione.
Sulla stessa scia è stata accolta la richiesta di unificazione dell’Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici e del Servizio Nazionale per l’edilizia di culto e dei rispettivi Comitati. Approvato, infine, il Messaggio per la Giornata nazionale per la Vita e presi in esame anche gli Statuti di alcune Associazioni e Movimenti.