Comunicare tutto a chiunque faccia parte della tua comunità è come aiutarsi a cercare, trovare e a tenere in mano il bandolo d’un gomitolo che in continuazione è in pericolo di ingarbugliarsi. Tenere in mano il bandolo significa avere sempre e in ogni momento la disponibilità di tutta la matassa. Il bandolo è il punto di partenza per dipanare il filo di lana da sferruzzare contro il freddo o per vestire chi è nudo.
Insomma è un continuo tenere a disposizione lo scopo principale della vita comunitaria, è dire a tutti lo scopo per cui Dio trino è raggomitolato in unità, è cantare al mondo intero lo scopo per cui uomini e donne ascoltano da Gesù il “comando” dell’amore reciproco.
L’unità di Dio si dipana in Trinità a favore di tutte e ciascuna delle necessità dell’intera umanità: nel Padre diventa creazione, nel Figlio esprime redenzione, nello Spirito Santo esercita continua santificazione. Obbedendo a questa universale vocazione a raccogliersi in unità – “che tutti siano Uno” – gli uomini che nascono in questo mondo si compongono nelle varie forme di comunione e nasce la famiglia; in seno alla chiesa appaiono le comunità religiose sulla scia del proprio fondatore, dopo il concilio si vedono fiorire le varie comunità dei nuovi carismi o movimenti ecclesiali.
La fantasia dello Spirito Santo che è comunione tra il Padre e il Figlio, spinge ogni uomo a raggomitolarsi in quell’Unità che sola può esplodere e dipanarsi efficacemente a favore delle necessità della Chiesa e dell’Umanità.
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Gomitolo e Trinità
La fantasia dello Spirito Santo che è comunione tra Padre e Figlio, spinge ogni uomo a raggomitolarsi in quell’Unità che può dipanarsi efficacemente a favore della Chiesa e dell’Umanità