Caritas Internationalis: la pace in Siria è possibile

La riunione internazionale si terrà a Roma il 28 settembre, con l’obiettivo di rispondere all’appello del Papa

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La Caritas Internationalis ospiterà un incontro sulle prospettive di pace per Siria e Iraq nella sua sede a Roma il 28 settembre. L’evento, a cui parteciperanno i membri dell’organizzazione, arriva un giorno prima del meeting con papa Francesco che le organizzazioni cattoliche che lavorano in Medio Oriente sul conflitto nei due paesi, svolgeranno in Vaticano.
Tra i partecipanti alla riunione ci sarà il vescovo di Aleppo, Antoine Audo, presidente di Caritas Siria, il nuovo direttore della Caritas Siria, Riad Sargi, padre Paul Karam dal Libano, Wael Suleiman di Giordania, dirigente di Caritas in Iraq e Turchia.
L’incontro arriva in un momento in cui il conflitto nella città siriana di Aleppo si sta intensificando e vi sono preparativi in corso per un assalto alla città irachena di Mosul.
A questo proposito la Caritas Internationalis rinnova il suo appello per una pace negoziata per porre fine alla sofferenza del popolo siriano e iracheno.
Il 5 luglio scorso in un videomessaggio, papa Francesco ha esortato i governi a trovare una soluzione politica alla guerra in Siria sottolineando che “la pace in Siria è possibile”, a sostegno della campagna promossa da Caritas Internationalis, (su  Twitter #peacepossible4syria @iamCaritas).
“Vi invito – ha esortato il Papa – a rivolgervi a coloro i quali sono coinvolti nei negoziati di pace affinché prendano sul serio questi accordi e si impegnino ad agevolare l’accesso agli aiuti umanitari”.
Cercare di curare e risolvere i danni umanitari di cinque anni di guerra in Siria è la più grande operazione di soccorso della Caritas nel mondo. La Caritas fornisce cibo, assistenza sanitaria, aiuti di prima necessità necessità, istruzione, alloggio, consulenza, protezione e mezzi di sussistenza in Siria e ai rifugiati nei paesi ospitanti. In questa operazione, solo lo scorso anno, le organizzazioni nazionali della Caritas hanno soccorso 1,3 milioni di persone.
La Caritas sta esortando i suoi sostenitori in tutto il mondo per fare pressione sui loro governi per:

  • assicurarsi che tutte le parti in conflitto si riuniscano per trovare una soluzione pacifica;
  • sostenere le persone colpite dalla guerra;
  • garantire all’interno e all’esterno del paese, la dignità e la speranza ai siriani;

La Caritas ha lanciato un sito web per sostenere la campagna di syria.caritas.org che comprende opere d’arte appositamente commissionate, un film d’animazione sulla guerra, un premio per la migliore serie fotografica e testimonianze di siriani che vivono sia all’interno del paese o come rifugiati in nazioni confinanti nazioni e oltre.
 
 

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ZENIT Staff

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