foto di Krzysztof Swiertok/Niedziela

“Niedziela”, 90 anni di buone notizie (Seconda parte)

La caporedattrice Lidia Dudkiewicz racconta come il settimanale cattolico di Czestochowa si stia affacciando all’epoca moderna

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La prima parte di questa intervista è stata pubblicata ieri, giovedì 15 settembre.
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Quanto Niedziela è stata importante per i cattolici e per i polacchi?
Niedziela è un una “finestra sulla Chiesa universale”, “ponte di collegamento tra le persone e il Santuario di Jasna Gora, la capitale spirituale dei Polacchi”, uno dei nostri compiti è quello di creare e mantenere “lo spazio dei polacchi con la patria e con il mondo”. Niedziela è fedele alla Chiesa, è profondamente radicata nel patrimonio dei santi patroni d’Europa, nella fede dei padri, attinge dal grande tesoro spirituale e intellettuale di San Giovanni Paolo II e diffonde l’insegnamento di Benedetto XVI e Papa Francesco.Non temiamo un mondo che sembra voler cancellare o fare a meno di Dio, la nostra missione è quella di far conoscere e testimoniare valori umani e creare le condizioni per fare spazio a Dio nella nostra vita e nelle comunità. Il mondo sta cambiando e purtroppo non sempre in meglio, ma l’anima di Niedziela non è cambiata,è fedele a Dio, alla Croce e al Vangelo.
Quale connessione c’è tra la Madonna di Czestochowa e la nascita e la diffusione di Niedziela?
La Madonna di Jasna Gora è per noi “la prima redattrice di Niedziela”. Possiamo dire che la rivista è la lettera di Jasna Gora per i polacchi in patria e nel mondo. Il primate della Polonia, il cardinale Stefan Wyszynski, in una lettera alla nostra redazione nel 1981 ha scritto che “la specificità di Niedziela” deve essere mariana. E questo il compito che cerchiamo di realizziamo da almeno 35 anni. Per lungo tempo uno dei collaboratori di Niedziela è stato padre Jerzy Tomziński, il più anziano monaco paolino in Jasna Gora, e primo tra i padri polacchi che hanno partecipato al Concilio Vaticano II. Attualmente, anche il portavoce di Jasna Gora pubblica regolarmente i rapporti settimanali dalla vita del nostro santuario nazionale. Per dare voce ai pellegrini che arrivano tutto l’anno nel santuario mariano la redazione di Niedziela con telecamere e microfoni registra gli eventi importanti che coinvolgono la Chiesa, eminenti personalità del mondo ecclesiale, le persone che provengono dal mondo della scienza, della cultura e della politica di tutto il mondo. Immagini e voci vengono caricate sul sito www.niedziela.pl. Nella Cappella della miracolosa immagine della Madonna di Jasna Gora ogni mese si celebra la Santa Messa con la consegna delle intenzioni della redazione di Niedziela e dei suoi lettori. È una cerimonia che fa parte del nostro costante rafforzamento spirituale.
Che cosa significa essere una giornalista cattolica?  
Possiamo dire che il giornalismo è una professione entusiasmante ma anche difficile e rigorosa. Verità, credibilità,  obiettività e affidabilità sono le parole chiave che definiscono la professione del giornalista. Il giornalista non è una soltanto un’attività lavorativa, ma una professione dotata di un senso della missione; è un servizio sociale. Secondo me per essere un buon giornalista, bisogna essere non solo un esperto, ma anche un uomo buono. I mezzi di comunicazione sociale tante volte sono caratterizzate da reticenze e perfino ostilità contro la Chiesa cattolica. In questo contesto, i media cattolici devono ricordare che viviamo in un mondo creato da Dio. Devono prestare attenzione alla natura trascendente dell’essere umano e a quei settori della vita che sono trascurati dai media secolarizzati, che guardano attraverso il prisma del valore di mercato. In tale realtà mediatica il giornalista cattolico deve essere prima di tutto un professionista per poter fare bene il suo lavoro. Altrettanto importante è che il giornalista cattolico deve essere un uomo moralmente ordinato, e soprattutto un uomo che ama Dio e che legge il Vangelo per capire i problemi del mondo. Il giornalista cattolico realizza una vocazione molto importante e si muove nel mondo, tra la casa, la strada, il posto di lavoro e i luoghi di divertimento, come spazio per annunciare il Vangelo.
Cosa ha provato quando le hanno comunicato la nomina di caporedattore?
Quando si è avvicinato il momento del ritiro del mio predecessore mons. Ireneusz Skubis, ho preso coscienza che ci sarebbe stato un nuovo caporedattore. Come tutta la redazione ero convinta che sarebbe stato un sacerdote. È stato uno shock quando l’arcivescovo Waclaw Depo, metropolita di Czestochowa, a maggio 2014, mi ha chiesto ufficialmente di accettare la funzione di caporedattrice. Ho avuto un po’ di tempo per decidere se accettare. È stato un momento di lotta con me stessa e soprattutto di preghiera per leggere bene qual era la volontà di Dio nella mia vita. Finalmente ho accettato questa funzione e dal 1° luglio 2014 ho assunto le funzione di caporedattrice del settimanale. Le conseguenze immediate di questa decisione sono state in continuità con tutta la mia vita: l’ho trascorsa in redazione o in automobile. Attraverso l’intercessione di Maria ho affidato a Dio la missione di questo compito.
Di fronte alle grandi sfide del mondo moderno – globalizzazione, rivoluzione telematica, relativismo – quali sono i progetti tecnici e editoriali che Niedziela intende sviluppare?
Attualmente, la maggior parte dei mass media serve degli interessi di mercato e quindi conta solo la informazione che fa vendere bene. Per i media cattolici è più importante il criterio della verità e della morale cristiana. Ai nostri lettori trasmettiamo non solo le informazioni, ma anche offriamo le indicazioni per l’approfondimento della fede e la strada di crescita nella santità. In un modo dove crollano i miti, le persone che godono di credibilità sono i testimoni della fede,  i fedeli seguaci di Cristo, che nella vita di tutti i giorni mostrano coraggiosamente la via della santità. Vivere nel mondo e rimanere se stessi, questo è il nostro compito. I lettori ci aiutano esprimendo chiaramente il loro punto di vista. Di tanto in tanto facciamo dei sondaggi e degli studi per guardare ai lettori in un ambito più vasto. Alcuni anni fa abbiamo scoperto che la maggior parte dei nostri lettori erano le persone con un’istruzione secondaria e superiore, ed anche i residenti di villaggi e delle piccole città, di età compresa tra 40 ed i 50 anni e più. Oggi osserviamo un cambiamento. Crescono i lettori giovani che vivono nelle grandi città. Notevole interesse tra i giovani e gli studenti delle scuole medie e il ginnasio suscita il Niedziela Młodych (Niedziela dei giovani) e tra i bambini e genitori Moje Pismo Tęcza (Il mio giornale arcobaleno).
Nel 90° anniversario dalla nascita stiamo assistendo a cambiamenti in rapida evoluzione. Dal punto di vista tecnico, Niedziela è passato attraverso le diverse epoche, dall’uso della matita e di una vecchia macchina da scrivere al computer, e dal linotype a InDesign. Oggi è una grande azienda multimediale con 19 edizioni diocesane, ma anche con la radio, lo studio televisivo TV, la casa editrice Biblioteca e il portale web. Siamo solidi nell’identità e nella linea editoriale, e sappiamo tenere il passo con i tempi che cambiano. Oggi è più facile raccogliere informazioni e diffondere messaggi. Già solo il telefonino agisce come un dispositivo mobile, fornendo a ritmo crescente informazioni e opinioni. Questo dispositivo ci permette anche di salvare segnali e immagini, interloquire con i forum in ogni parte del mondo.
Lo sviluppo delle reti sociali digitali favorisce la formazione di una nuova “agorà”, un’arena aperta del dibattito pubblico. Internet sta diventando uno spazio importante della vita umana. Oltre alla casa, al lavoro, a scuola e alla Chiesa, la rete è un nuovo importante punto d’incontro. Facebook è una nuova finestra sul mondo e la possibilità di contatto con le altre persone. Niedziela utilizza tutto questo. Realizza, per esempio, il progetto “Face to face con l’Arcivescovo”.  Sono già stati registrati con le telecamere una serie di incontri il Metropolita di Czestochowa Waclaw Depo e gli studenti. Tutto quanto viene registrato e postato sul sito web. I video hanno un grande successo su Youtube. Stiamo organizzando una serie di incontri dell’Arcivescovo con i rappresentanti delle famiglie. Inoltre stiamo progettando un ulteriore sviluppo in Internet, che è un’estensione del giornale tradizionale di carta. Nel nostro sito, sempre più ci sono i materiali audio e video. Utilizzando le nuove tecnologie intendiamo stare con i nostri lettori vicino a Dio, e nello stesso tempo vicino alla loro vita. Favoriamo il contatto personale, la comunicazione tramite posta o mail, ed anche con il pellegrinaggio annuale al santuario di Jasna Gora. Così nella nostra redazione si fonde  meravigliosamente la tradizione con la modernità.
[Traduzione dal polacco di don Mariusz Frukacz]
 

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Antonio Gaspari

Cascia (PG) Italia Studi universitari a Torino facoltà di Scienze Politiche. Nel 1998 Premio della Fondazione Vittoria Quarenghi con la motivazione di «Aver contribuito alla diffusione della cultura della vita». Il 16 novembre del 2006 ho ricevuto il premio internazionale “Padre Pio di Pietrelcina” per la “Indiscutibile professionalità e per la capacità discreta di fare cultura”. Il Messaggero, Il Foglio, Avvenire, Il Giornale del Popolo (Lugano), La Razon, Rai tre, Rai due, Tempi, Il Timone, Inside the Vatican, Si alla Vita, XXI Secolo Scienza e Tecnologia, Mondo e Missione, Sacerdos, Greenwatchnews. 1991 «L'imbroglio ecologico- non ci sono limiti allo sviluppo» (edizioni Vita Nuova) . 1992 «Il Buco d'ozono catastrofe o speculazione?» (edizioni Vita Nuova). 1993 «Il lato oscuro del movimento animalista» (edizioni Vita Nuova). 1998 «Los Judios, Pio XII Y la leyenda Negra» Pubblicato da Planeta in Spagna. 1999 «Nascosti in convento» (Ancora 1999). 1999 insieme a Roberto Irsuti il volume: «Troppo caldo o troppo freddo? - la favola del riscaldamento del pianeta» (21mo Secolo). 2000 “Da Malthus al razzismo verde. La vera storia del movimento per il controllo delle nascite” (21mo Secolo, Roma 2000). 2001 «Gli ebrei salvati da Pio XII» (Logos Press). 2002 ho pubblicato tre saggi nei volumi «Global Report- lo stato del pianeta tra preoccupazione etiche e miti ambientalisti» (21mo Secolo, Roma 2002). 2002 ho pubblicato un saggio nel nel Working Paper n.78 del Centro di Metodologia delle scienze sociali della LUISS (Libera Università Internazionale degli Studi Sociali Guido Carli di Roma) «Scienza e leggenda, l’informazione scientifica snobbata dai media». 2003 insieme a VittorFranco Pisano il volume “Da Seattle all’ecoterrorismo” (21mo Secolo, Roma 2003). 2004 ho pubblicato insieme a Riccardo Cascioli “Le Bugie degli Ambientalisti” (Edizioni Piemme). 2004 coautore con del libro “Emergenza demografia. Troppi? Pochi? O mal distribuiti?” (Rubbettino editore). 2004 coautore con altri del libro “Biotecnologie, i vantaggi per la salute e per l’ambiente” ((21mo Secolo, Roma 2004). 2006 insieme a Riccardo Cascioli “Le Bugie degli Ambientalisti 2” (Edizioni Piemme). 2008 insieme a Riccardo Cascioli il libro “Che tempo farà… Falsi allarmismi e menzogne sul clima (Piemme). 2008, è stata pubblicata l’edizione giapponese de “Le bugie degli ambientalisti” edizioni Yosensha. 2009. insieme a Riccardo Cascioli “I padroni del Pianeta – le bugie degli ambientalisti su incremento demografico, sviluppo globale e risorse disponibili” (Piemme). 2010 insieme a Riccardo Cascioli, è stato pubblicato il volume “2012. Catastrofismo e fine dei tempi” (Piemme). 2011 Questo volume è stato pubblicato anche in Polonia con l’imprimatur della Curia Metropolitana di Cracovia per le e3dizioni WYDAWNICTTWO SW. Stanislawa BM.

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