A painting of Christ on the wall of a house in La Cañada de Urdaneta

WIKIMEDIA COMMONS

Gesù è il poster

È lui il volto attraente e avvincente, perché il mondo “veda e creda”

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Gli esperti definiscono vincenti i posters, le scritte, le indicazioni…che invitano a “godere” e che rispondono ai desideri dei giovani.
Quanti giovani vediamo ammucchiarsi davanti alle discoteche, in attesa dell’apertura. “Ciascuno è attirato dal suo piacere”. “Dimmi dov’è il tuo tesoro e ti dirò dov’è il tuo cuore”.
Una volta tornando nella mia stanza dopo molti giorni di assenza, vi trovai una preoccupante processione di formiche. “Semplice – mi spiegò un amico – hai lasciato in un angolo un sacchettino di biscotti o di caramelle”.
Il saggio ha un bel ricordare che i piaceri di questo mondo sono passeggeri; che i “paradisi” della droga sono evasioni dalla realtà con esiti funesti; che l’amore terreno non può appagare pienamente la sete profonda dell’uomo.
È perdente lo scrivere sui muri frasi del vangelo, comporre libri che trattano la gioia e la bellezza della vita cristiana.
È Gesù il poster, lui la risposta, lui l’attrattiva! Lui ci assicura che il suo sogno è farci godere la pienezza della sua gioia. Se sapessero i giovani che il suo paradiso non terminerà mai. Egli l’ha detto: “Osservate la mia parola affinché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena”.
È Gesù nell’unità della Chiesa il poster da esporre, lui il volto attraente e avvincente, perché il mondo “veda e creda”.  Ecco perché mi piace il canto:
“Nella Chiesa del Signore
tutti gli uomini verranno,
se bussando alla sua porta,
solo amore troveranno”.

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Andrea Panont

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