Foto: Arcidiocesi di Milano

25 anni di episcopato del card. Scola: gli auguri del Papa

Nell’anniversario, Francesco affida l’arcivescovo di Milano all’intercessione di Sant’Ambrogio

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In vista del 25° anniversario di ordinazione episcopale, che cadrà il prossimo 21 settembre, papa Francesco ha inviato una lettera di auguri al cardinale arcivescovo di Milano, Angelo Scola.
Congratulandosi “vivamente” per la sua “attività pastorale”, il Santo Padre ha rievocato in sintesi il percorso sacerdotale di Scola, ordinato presbitero il 18 luglio 1970, prima di coltivare, secondo la propria vocazione, “gli studi ecclesiastici a beneficio della Chiesa universale”.
Nominato vescovo di Grosseto, il 20 luglio 1991, Scola ha ricevuto quindi l’ordinazione episcopale il 21 settembre dello stesso anno, “ricevendo così quel particolare dono grazie al quale tutti noi siamo stati fatti ministri rivestiti di sacra potestà al servizio dei nostri fratelli, affinché tutti coloro che appartengono al popolo di Dio, e perciò hanno una vera dignità cristiana, possano giungere alla salvezza”.
Rettore della Pontificia Università Lateranense (1995-2002), poi patriarca di Venezia (2002-2011), Scola è stato creato cardinale da San Giovanni Paolo II, nel concistoro del 21 ottobre 2003, con il titolo dei Santi Dodici Apostoli. Infine, il 28 giugno 2011, è stato chiamato a guidare “l’amatissimo popolo cristiano di Milano”.
“Ma è opportuno anche ricordare – prosegue la lettera del Papa – la premurosa ed eccellente opera che come Membro tu offri in molte istituzioni della Sede Apostolica. Veramente, o Venerabile Nostro Fratello, grandi sono in te sono i segni di Dio e potenti le opere mirabili di Lui che ha dato agli uomini la scienza perché potessero gloriarsi delle sue meraviglie (Sir 38,6)”.
“Ti sappiamo impegnato in modo particolare nel supremo compito di annunciare alle genti il Vangelo e di diffondere la presenza della Chiesa – scrive ancora Francesco -; con l’esercizio di tale ministero, guidando con sollecitudine il gregge del Signore, ti sei preso a cuore la cura di tutte le responsabilità che fanno capo al collegio dei Pastori della Chiesa, ai quali nella loro totalità in comune Cristo ha affidato il compito di diffondere il nome cristiano e di procurare con tutte le forze che ci siano operai nella messa del Signore e che vengano offerti i necessari aiuti spirituali, promuovendo sempre la collaborazione attiva dei fedeli e del clero”.
Il Pontefice rivolge quindi a Dio una preghiera, “per l’intercessione e la protezione di sant’Ambrogio”, perché conceda al cardinale Scola di “rinsaldare” la propria Chiesa, “con l’esempio di una vita santa, di ammaestrala con la parola della predicazione, di proteggerla con preghiere e suppliche, e di essere guida del popolo con la sapienza della tua parola (cfr. Sir 9,24) e difesa della tua gente (cfr. Sir 49, 17)”.
Accompagnando l’arcivescovo di Milano con la propria benedizione apostolica, il Santo Padre l’ha estesa “a tutti coloro che parteciperanno alla celebrazione del tuo giubileo e a coloro che porti cari nel tuo cuore; a tutti costoro chiediamo di pregare perché possiamo adempiere coscienziosamente e con sapienza il ministero petrino”.

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ZENIT Staff

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