wish outdoor firenze

Wish Outdoor Festival a Firenze

Intervista a Federico Altieri, protagonista della giovane musica italiana che ha successo nel mondo

Share this Entry

Lo scrittore Nick Hornby ha scritto: “La musica ha un grande potere, ti riporta indietro nel momento stesso in cui ti porta avanti. Così che provi, contemporaneamente, nostalgia e speranza…”. Il mondo ha sempre avuto bisogno di musica. Un’arte ancestrale in grado di travalicare tempo e spazio, unendo le persone più diverse. La musica è una magia che ci unisce. A lei non interessa il tuo status sociale, il tuo aspetto o il tuo credo. C’è e basta. Puoi sentirla tenendo gli occhi aperti o vederla anche nel buio più profondo. Richiede solo un presupposto che nelle relazioni interpersonali tendiamo spesso a sottovalutare: la capacità di ascoltare.
Una magia che si ripeterà sabato 10 settembre a Firenze, nel Parco delle Cascine, dove si terrà, per la prima volta in Italia, il festival di musica dance Wish Outdoor: dodici ore no-stop (dalle ore 12 alle 24) con la partecipazione di cinquanta attesissimi artisti, scenografie suggestive, spettacoli e animazione. Il Wish Outdoor Festival è un evento musicale di livello internazionale, nato in Olanda e famoso in tutta Europa, che quest’anno festeggia il suo decimo anno di vita: uno dei maggiori eventi dance a livello mondiale. L’ingresso all’evento è riservato solo ai maggiorenni, all’insegna di un sano divertimento open air. Non verranno serviti super alcolici ma solo soft drink. L’aiuto delle Forze di sicurezza presenti garantirà un tranquillo svolgimento alla serata.
L’anno scorso il Festival ha raggiunto il tutto esaurito per il quinto anno consecutivo, con quasi 60.000 spettatori provenienti da 22 paesi diversi. Quest’anno gli organizzatori prevedono la presenza di oltre 15.000 persone. Sui tre palchi allestiti per l’occasione si alterneranno artisti di fama mondiale, tra cui Dimitri Vegas e Like Mike (in testa alla classifica dei migliori dj del mondo), Steve Aoki (disc jockey e producer americano), Zedd (detentore del Grammy 2014), e il duo italiano White Puzzle. Per entrare meglio nell’atmosfera del Wish Outdoor Festival, abbiamo intervistato Federico Altieri (in arte: Dède All), componente del duo electro-house White Puzzle.
***
Com’è nata la tua passione per la musica?
Sono figlio di musicisti; la musica mi scorre nelle vene. Mi addormentavo ascoltando musica jazz e mi svegliavo sentendo musica pop. Avevo una quantità infinita di note che mi vorticavano in mente. Intorno ai quattordici anni ho sentito l’esigenza di discostarmi dalla musica classica, soul, jazz e pop, per sperimentare un settore diverso… così la musica elettronica ha preso posto nella mia vita.
E come è nato White Puzzle, il tuo gruppo di musica electro-house?
Nel 2010 ho avuto la possibilità di lavorare presso un’importante radio romana. È stato lì che ho conosciuto il mio “fratello di musica”, Manuel Carlos Caceres, che costituisce il 50% della White Puzzle. Siamo riusciti subito a trovare la sinergia giusta e a fondere gli stili musicali che ci rappresentavano. Nel 2010 la White Puzzle è diventata ufficialmente una coesione tra i nostri due modi d’intendere la musica, portandoci ad annoverare soddisfacenti risultati in giro per il mondo. Abbiamo collaborato con l’etichetta Strictly Rithm, tra le più importanti in America. Nel 2014, dopo diversi remix e collaborazioni in Italia e all’estero, siamo riusciti a stampare il nostro primo singolo Polaris di livello internazionale. Singolo che ha riscosso grande successo piazzandosi in classifica accanto a nomi come Guetta e Bob Sinclair… Nello stesso anno siamo stati chiamati a suonare all’interno della White Room presso l’evento Sensation White a Bologna, sponsorizzato da Radio Dj. In quell’occasione abbiamo lanciato il nostro singolo District che ha costituito anche la colonna sonora di diversi spot dell’evento.
A quel punto è stato un crescendo…
Tra il 2014 e il 2015 Mara Maionchi e Alberto Salerno ci hanno chiesto di rimixare il brano Torero. E dopo aver collaborato con Radio Globo e aver suonato per gli eventi dell’Hard Rock Hotel di Ibiza, ho deciso di dedicarmi totalmente al progetto White Puzzle. Abbiamo creato un team straordinario e possiamo vantare la presenza di importanti personaggi di riferimento, come Alberto Rossetto, nostro sound engineer nonché titolare dei Milk Studios. Nell’aprile 2016 Massimo Fregnani, produttore dell’edizione italiana del festival Wish Outdoor, ha richiesto la nostra partecipazione all’evento.
Su quale dei tre palchi suonerete?
Suoneremo all’interno dello Spinning Stage (la Spinning Records è un’etichetta numero uno al mondo). Ci esibiremo dalle 18:30 alle 19:45, per poi lasciare spazio agli altri artisti. Il Wish Outdoor Festival è l’evento dell’anno e racchiude il meglio della musica Edm (Electronic Dance Music). Saranno presenti i padri fondatori della musica elettronica. Negli ultimi dieci anni, il Wish Outdoor Festival risulta essere un evento di punta in grado di raccogliere, come bacino di utenza, tra le 50.000 e le 100.000 persone in Europa. 30.000 persone sono previste in Italia.
Quanto può essere importante la musica per estraniarsi dagli aspetti negativi del mondo e trovare lo slancio per creare una realtà migliore?
Sicuramente il momento che stiamo vivendo non è un momento facile. Che si parli della situazione nazionale o mondiale, ci ritroviamo sempre a confrontarci con eventi tristi che non aiutano a guardare al futuro con felicità spontanea. Non possiamo avere la pretesa di cambiare totalmente la realtà, ma la musica e l’arte possono avere il potere di migliorarla. Riuscire a vivere momenti di felicità e spensieratezza fa bene al cuore. A volte quei momenti sono brevi, ma poco importa. L’importante è che ci siano. Attraverso questo Festival cercheremo di comunicare alle persone una realtà magica, che a volte si stenta a percepire.
Quale consiglio daresti ai giovani che hanno la musica come obiettivo primario ma trovano spesso tante porte chiuse davanti?
A tutti coloro che amano l’arte, in tutte le sue sfaccettature, consiglio di credere ciecamente nel proprio sogno. Bisogna buttarsi a capo fitto, senza lasciarsi scoraggiare da possibili rifiuti.  Avere un obiettivo è importante, ma averne uno che si ama è fondamentale. Bisogna credere nella scintilla del proprio sogno. Creare arte non è impossibile. Ogni persona al mondo può essere in grado di creare qualcosa che fino a ieri non esisteva. Basta volerlo. Con tutta la propria anima.

Share this Entry

Silvia Jovine

Sostieni ZENIT

Se questo articolo ti è piaciuto puoi aiutare ZENIT a crescere con una donazione