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Accanto alla Santa. Un libro racconta Madre Teresa da vicino

Pubblicato dall’Editrice La Scuola il nuovo volume di Mario Bertini con Folco Terzani, con prefazione del card. Angelo Comastri

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Quali tappe hanno accompagnato da Skopje a Calcutta la parabola umana e spirituale di Agnes Gonxhe Bojaxhiu, più nota come Madre Teresa di Calcutta, la suora degli ultimi che verrà canonizzata domenica prossima 4 settembre? Quale il significato riposto da lei nel suo lavoro a servizio dei poveri nelle periferie del mondo e condiviso con le Missionarie della Carità, la congregazione da lei fondata?
A queste ed altre domande rispondono le pagine raccolte sotto il titolo “La Santa. Accanto a Madre Teresa”, il nuovo libro di Mario Bertini con Folco Terzani pubblicato dall’Editrice La Scuola con una premessa del cardinale Angelo Comastri. L’opera presenta non solo un ritratto autentico di questa donna straordinaria, ma pure le motivazioni che sostengono l’azione e la preghiera di tante suore note in tutto il mondo anche per il loro sari bianco bordato da strisce azzurre.
Gli autori in questo caso, sono innanzitutto testimoni diretti e raccontano le loro esperienze accanto alla “Madre” come volontari. Mario Bertini la conobbe nel ‘78 nella Casa Madre di Calcutta e a quel primo incontro, ne seguirono altri per decenni come responsabile per la Toscana dell’Associazione Internazionale dei Collaboratori di Madre Teresa; Folco Terzani, su suggerimento del padre, Tiziano, giunse a Calcutta nel 1996, sospendendo gli studi di cinematografia negli Usa per fare volontariato a Kalighat, la Casa dei morenti aperta dalla “Madre” già negli anni Cinquanta.
E, proprio a partire da queste commoventi esperienze vissute in prima persona, il lettore può incamminarsi sulle strade della fondatrice delle Missionarie della Carità, può incrociare i suoi occhi e fissare il suo volto, stare vicino a lei e alle sue discepole, in India, nelle sue visite a città italiane (tra le molte, solo ad esempio, quella al penitenziario dell’Isola di Pianosa o a Firenze, il 13 maggio 1981, lo stesso giorno dell’attentato a Giovanni Paolo II), oppure in Albania, cogliendo le tanta sfaccettature di una spiritualità singolare e di una santità riconosciuta.
Ricordi indelebili di episodi si alternano a riflessioni su valori e insegnamenti, su scelte come le migliaia di adozioni o l’accettazione di riconoscimenti internazionali, ecc., sino ad evidenziare la cifra di un impegno incarnato evangelicamente attraverso una semplicità sconcertante. Quella di una santa  che iniziava laddove smettevano gli altri. E che, a chi continuamente chiedeva il perché del suo vivere tra i poveri, i lebbrosi, i disperati, ripeteva:”Per amore di Dio”.
Particolarmente toccante, fra le  testimonianze inedite di Folco Terzani, quella dedicata alla notte del Natale 1996 quando, a Calcutta, volle rappresentare un Presepe Vivente nel cortile interno della casa madre di Madre Teresa.

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ZENIT Staff

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