Un dolore troppo grande per il Papa la notizia del terremoto che ha colpito violentemente il Centro Italia, in particolare Lazio, Marche e Umbria, da non riuscire neppure a pronunciare la sua catechesi per l’Udienza generale del mercoledì. Ai fedeli riuniti in piazza San Pietro, il Santo Padre ha annunciato infatti di voler rinviare alla prossima settimana la sua catechesi per recitare insieme i Misteri dolorosi del Rosario in memoria delle vittime. Un fatto che non era mai accaduto prima.
“Avevo preparato la catechesi di oggi, come per tutti i mercoledì di questo anno della Misericordia, sull’argomento della vicinanza di Gesù”, ha detto Francesco, “ma dinanzi alla notizia del terremoto che ha colpito il centro d’Italia, devastando intere zone e lasciando morti e feriti, non posso non esprimere il mio grande dolore e la mia vicinanza a tutte le persone presenti nei luoghi colpiti dalle scosse, a tutte le persone che hanno perso i loro cari e a quelle che ancora si sentono scosse dalla paura e dal terrore”.
“Sentire il sindaco di Amatrice dire: ‘Il paese non c’è più e sapere che tra i morti ci sono anche i bambini mi commuove davvero tanto”, ha aggiunto il Pontefice. “Per questo voglio assicurare a tutte queste persone nei pressi di Accumoli, Amatrice o altrove, nella diocesi di Rieti, di Ascoli Piceno e le altre in tutto il Lazio e l’Umbria e nelle Marche, la preghiera e dire loro di essere sicure della carezza e dell’abbraccio di tutta la Chiesa che in questo momento desidera stringervi con il suo amore materno, anche del nostro abbraccio, qui, in piazza”.
Papa Francesco ha poi ringraziato tutti i volontari e gli operatori della Protezione Civile che in queste ore sono attivi nel soccorso alle popolazioni. “Vi chiedo di unirvi a me nella preghiera – ha detto – affinché il Signore Gesù, che si è sempre commosso dinanzi al dolore umano, consoli questi cuori addolorati e doni loro la pace per l’intercessione della Beata Vergine Maria. Lasciamoci commuovere con Gesù”.
“Dunque – ha concluso Francesco – rimandiamo alla prossima settimana la catechesi di questo mercoledì e vi invito a recitare con me per questi nostri fratelli e sorelle una parte del Santo Rosario”.
[S.C.]
“Avevo preparato la catechesi di oggi, come per tutti i mercoledì di questo anno della Misericordia, sull’argomento della vicinanza di Gesù”, ha detto Francesco, “ma dinanzi alla notizia del terremoto che ha colpito il centro d’Italia, devastando intere zone e lasciando morti e feriti, non posso non esprimere il mio grande dolore e la mia vicinanza a tutte le persone presenti nei luoghi colpiti dalle scosse, a tutte le persone che hanno perso i loro cari e a quelle che ancora si sentono scosse dalla paura e dal terrore”.
“Sentire il sindaco di Amatrice dire: ‘Il paese non c’è più e sapere che tra i morti ci sono anche i bambini mi commuove davvero tanto”, ha aggiunto il Pontefice. “Per questo voglio assicurare a tutte queste persone nei pressi di Accumoli, Amatrice o altrove, nella diocesi di Rieti, di Ascoli Piceno e le altre in tutto il Lazio e l’Umbria e nelle Marche, la preghiera e dire loro di essere sicure della carezza e dell’abbraccio di tutta la Chiesa che in questo momento desidera stringervi con il suo amore materno, anche del nostro abbraccio, qui, in piazza”.
Papa Francesco ha poi ringraziato tutti i volontari e gli operatori della Protezione Civile che in queste ore sono attivi nel soccorso alle popolazioni. “Vi chiedo di unirvi a me nella preghiera – ha detto – affinché il Signore Gesù, che si è sempre commosso dinanzi al dolore umano, consoli questi cuori addolorati e doni loro la pace per l’intercessione della Beata Vergine Maria. Lasciamoci commuovere con Gesù”.
“Dunque – ha concluso Francesco – rimandiamo alla prossima settimana la catechesi di questo mercoledì e vi invito a recitare con me per questi nostri fratelli e sorelle una parte del Santo Rosario”.
[S.C.]