Arcivescovo Vincenzo Paglia / Wikimedia Commons - Fotos Presidencia El Salvador, CC0

Famiglia e vita nell'orizzonte della Misericordia. Chirografo del Papa a mons. Paglia

Francesco indica le coordinate per svolgere il doppio incarico di presidente dell’Accademia per la vita e di Gran Cancelliere dell’Istituto GPII su matrimonio e famiglia

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Approfondire e diffondere il magistero della Chiesa sulla famiglia e sulla vita, “confrontandosi con le sfide della cultura contemporanea”. È questo il compito che il Papa indica con un chirografo all’arcivescovo Vincenzo Paglia affidandogli gli incarichi di presidente della Pontificia Accademia per la vita e di Gran Cancelliere del Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per studi su matrimonio e famiglia.
Incarichi affidati – scrive il Santo Padre – “conoscendo la tua solida preparazione e la tua vasta esperienza in tale ambito, maturata in questi anni come Presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia con apprezzati frutti spirituali e pastorali”. “In occasione della riforma della Curia Romana – prosegue – mi è sembrato opportuno che anche le Istituzioni poste al servizio della Santa Sede con l’attività di ricerca e di formazione sui temi relativi al Matrimonio, alla Famiglia e alla Vita, procedano ad un rinnovamento e ad un ulteriore sviluppo per iscrivere la loro azione sempre più chiaramente nell’orizzonte della misericordia”.
“È mia intenzione – afferma il Pontefice – che gli Istituti posti sotto la tua guida si impegnino in maniera rinnovata nell’approfondimento e nella diffusione del Magistero, confrontandosi con le sfide della cultura contemporanea. L’ambito di riflessione siano le frontiere; anche nello studio teologico non venga mai meno la prospettiva pastorale e l’attenzione alle ferite dell’umanità”.
Per il Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per Studi sul Matrimonio e Famiglia, il Papa chiede dunque “un adeguato sviluppo dell’attività di riflessione, ricerca e insegnamento”, affinché esso “diventi un ambito privilegiato per aiutare le famiglie a vivere la loro vocazione e missione nella Chiesa e nel mondo di oggi”.
Come Presidente della Pontificia Accademia della Vita, Francesco esorta Paglia ad occuparsi “delle nuove sfide che concernono il valore della Vita”, in particolare i “diversi aspetti che riguardano la cura della dignità della persona umana nelle diverse età dell’esistenza, il rispetto reciproco fra generi e generazioni, la difesa della dignità di ogni singolo essere umano, la promozione di una qualità della vita umana che integri il valore materiale e spirituale, nella prospettiva di un’autentica ‘ecologia umana’, che aiuti a ritrovare l’equilibrio originario della Creazione tra la persona umana e l’intero universo”.
A tale scopo, il Vescovo di Roma reputa “utile” promuovere relazioni feconde tra l’Accademia e l’Istituto Giovanni Paolo II, “affinché le attività dell’una e dell’altro, nella fedeltà alle rispettive finalità e metodologie, procedano in maniera armonica e in unità di intenti”. In questa prospettiva, scrive, bisogna “favorire il dialogo cordiale e fattivo con altri Istituti scientifici e Centri accademici, anche in ambito ecumenico o interreligioso, sia di ispirazione cristiana che di altre tradizioni culturali e religiose”.
“Chinarsi sulle ferite dell’uomo, per comprenderle, curarle e guarirle è compito di una Chiesa fiduciosa nella luce e nella forza di Cristo risorto, capace di affrontare anche i luoghi della tensione e del conflitto come un ”ospedale da campo’, che vive, annuncia e realizza la sua missione di salvezza e di guarigione proprio là dove la vita degli individui è più minacciata dalle nuove culture della competizione e dello scarto”, sottolinea il Pontefice.
E conclude augurando al vescovo “un proficuo lavoro, perché l’opera scientifica di ricerca culturale e di formazione accademica, che è in special modo affidata a queste due Istituzioni, continui a dare il proprio specifico contributo, in contesto armonico delle molteplici attività dei Dicasteri della Curia Romana, ti imparto la Benedizione Apostolica”.

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ZENIT Staff

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