Nel giorno in cui i cattolici festeggiano l’Assunzione di Maria in cielo, Papa Francesco prima dell’Angelus ha rivolto un pensiero “alle donne sopraffatte dal peso della vita e dal dramma della violenza, alle donne schiave della prepotenza dei potenti, alle bambine costrette a lavori disumani, alle donne obbligate ad arrendersi nel corpo e nello spirito alla cupidigia degli uomini”.
Nella sua catechesi pronunciata dalla finestra del Palazzo Apostolico, di fronte ad una piazza San Pietro colma di pellegrini festanti, il Papa ha cercato poi di svelare il mistero che avvolge l’Assunzione in cielo.
“Maria – ha detto – è stata la prima a credere nel Figlio di Dio, ed è la prima ad essere assunta in cielo in anima e corpo. Per prima ha accolto e preso in braccio Gesù quando era ancora bambino, ed è la prima ad essere accolta dalle sue braccia per essere introdotta nel Regno eterno del Padre”.
“Maria – ha ribadito il Pontefice – umile e semplice ragazza di un villaggio sperduto nella periferia dell’impero romano, proprio perché ha accolto e vissuto il Vangelo, è ammessa da Dio a stare per l’eternità accanto al trono del Figlio. È così – come è scritto nel Vangelo a Lc 1, 52 – che il Signore rovescia i potenti dai troni e innalza gli umili”.
Papa Francesco ha sottolineato che Maria ci precede e preannuncia i “cieli nuovi e la terra nuova”, con la vittoria di Cristo risorto sulla morte e la sconfitta definitiva del maligno. Ed il Magnificat diventa il canto dell’umanità intera, che “si compiace nel vedere il Signore chinarsi su tutti gli uomini e tutte le donne, umili creature, e assumerli con sé nel cielo”. Perché “Il Signore si china sugli umili, per alzarli, come proclama il cantico del Magnificat”.
Il Papa ha infine concluso invocando il Signore affinché assista le donne sofferenti e “le porti sulla strada della vita, liberandole da queste schiavitù”. Dopo la preghiera dell’Angelus il Vescovo di Roma ha affidato quindi alla Regina della pace, “le ansie e i dolori delle popolazioni che in tante parti del mondo sono vittime innocenti di persistenti conflitti”.
In particolare gli abitanti del Nord Kivu, nella Repubblica Democratica del Congo, recentemente colpiti da nuovi massacri che da tempo vengono perpetrati nel silenzio vergognoso, senza attirare neanche la nostra attenzione. “Queste vittime – ha sottolineato Francesco – fanno parte, purtroppo, dei tanti innocenti che non hanno peso sull’opinione mondiale”.
In conclusione il Papa ha rivolto un pensiero anche per coloro che si trovano nei vari luoghi di villeggiatura, come pure a quanti non hanno potuto recarsi in vacanza, specialmente agli ammalati, alle persone sole e a chi assicura in questi giorni di festa i servizi indispensabili per la comunità. Per tutti il Pontefice ha invocato Maria per tutti sentimenti di compassione, di comprensione e di desiderio di concordia!
Angelus /
"Maria l’Assunta in cielo per liberare l’umanità da ogni schiavitù"
Nel giorno dell’Assunzione di Maria, Papa Francesco ha invocato la liberazione delle donne “schiave della prepotenza dei potenti, obbligate ad arrendersi nel corpo e nello spirito alla cupidigia degli uomini”