Perdonare di cuore

Meditazione quotidiana di giovedì 11 agosto 2016 – Santa Chiara, Vergine (memoria)

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Lettura
Quello in cui il profeta Ezechièle è chiamato a svolgere il suo ministero è uno dei momenti più difficili per il popolo d’Israele: a causa delle sue infedeltà esso andrà in esilio. Ezechièle sarà inviato per ridare speranza e far maturare una vera conversione del cuore. Il Vangelo ci offre un quadretto del rapporto degli apostoli con Gesù, con il tema specifico del perdono.
Meditazione
“Non sette volte, ma settanta volte sette”. L’espressione di Gesù è ben definita e non lascia dubbi; nel linguaggio semitico essa significava “sempre”. Ma ancora più esemplificativa è la parabola che scaturisce dal cuore di Cristo.
Egli sapeva sfruttare le occasioni per offrire ai suoi e a tutti la luce della verità sull’uomo. La sproporzione delle quantità del debito, “diecimila talenti” e “cento denari”, ci colloca nella giusta prospettiva dalla quale dobbiamo cogliere il problema. Tutti sappiamo che non è per nulla facile perdonare. Ancor di più se si tratta di situazioni che causano un grande dolore e che derivano da vere e proprie ingiustizie. Ma Gesù chiede di più al cristiano, a chi vuole seguirlo; e, se chiede, è perché prima ci dà ciò di cui abbiamo bisogno.
La prospettiva giusta dalla quale vedere le diverse situazioni è quella di un amore infinito che ha toccato la nostra vita, che ce l’ha donata, che la sostiene, senza aver noi avuto alcun merito; e un amore che ci accoglie e ci perdona continuamente. Solo quando sperimentiamo questa “carezza” dell’amore di Dio – come ama chiamarla papa Francesco – allora ci sentiamo forti per corrispondere all’amore con l’amore, allora nulla sarà impossibile, neanche perdonare le peggiori offese o ingiustizie.
Risuonano ancora forti quelle parole di san Giovanni Paolo II che, nel primo Angelus dopo l’attentato a Piazza San Pietro disse: «Prego per il fratello che mi ha ferito e a te, Maria, ripeto: Totus tuus!». Allora è possibile all’uomo perdonare di cuore, non serbare rancore nell’intimo del proprio essere, perché l’amore di Dio è come un balsamo che attenua e spegne ogni fiamma di odio. Santa Chiara d’Assisi, che oggi celebriamo, così scriveva ad una sua figlia spirituale:
“Felice certamente chi può essere partecipe del sacro convito, in modo da aderire con tutti i sentimenti del cuore di Cristo… potrai contemplare l’ineffabile carità per cui volle patire sull’albero della croce e in esso morire con un genere di morte di tutti il più umiliante… Così facendo ti accenderai di un amore sempre più forte, o regina del Re celeste!”. Sì, l’amore di Dio per noi ci dà la forza per amare e, amando, perdonare di cuore.
Preghiera:
Signore, insegnaci tu ad amare con tutto il cuore e a perdonare ogni offesa, come noi abbiamo continuamente bisogno del tuo perdono e del tuo sostegno.
Agire:
Oggi mi impegnerò a coltivare un cuore capace di amare tutti e a dimostrarlo nella pratica.
Meditazione a cura di Padre Paolo Cerquitella, L.C., tratta dal mensile Messa Meditazione, per gentile concessione di EdizioniART. Per abbonamenti: info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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