È andata bene questa Giornata Mondiale della Gioventù di Cracovia? “Ma certo!”. Non ha dubbi il cardinale Stanislaw Dziwisz sulla buona riuscita dell’evento mondiale che, dal 26 al 31 luglio, ha portato quasi due milioni di giovani di tutto il mondo nella terra di Giovanni Paolo II.
Proprio pensando a Papa Wojtyla, che per oltre 20 anni servì come segretario particolare, l’arcivescovo di Cracovia confida a ZENIT: “Giovanni Paolo II sarebbe certamente soddisfatto di questa Gmg”. Che qualcuno ha definito anche la ‘Gmg dei due Papi’, visto la forte presenza del Pontefice polacco. “La più bella iniziativa pastorale di San Giovanni Paolo II è stata proprio la Giornata Mondiale della Gioventù”, afferma Dziwisz, ovvero “queste giornate trascorse dai giovani di ogni paese, a peregrinare nella fede, a predicare e ascoltare il Vangelo e gioire insieme”.
“Un evento come la Gmg – spiega – è un tipo di pastorale fantastica per i giovani del mondo. E, allo stesso tempo, è anche un tipo di nuova evangelizzazione che i giovani svolgono per tutti gli altri. Loro danno un segno – afferma – hanno dato un segno in questi giorni a Cracovia e, come diceva il Santo Padre Francesco, sono di esempio alla Chiesa e al mondo”.
In particolare, il cardinale si dice colpito dalla “moltitudine di gente” che ha preso parte ai diversi eventi con il Papa. Anche, aggiunge, “sono rimasto incantato per l’attenzione con cui i giovani ascoltavano le parole del Santo Padre. Non è scontato…”. Poi la preghiera: “I giovani non si sono mai stancati di pregare, come si è visto nell’Adorazione”, dice.
Positiva, secondo il cardinale, anche “l’organizzazione e la sicurezza” garantite dalla Polonia, nonostante non siano mancate delle difficoltà nei trasporti e alcuni controlli da parte della polizia siano stati leggermente eccessivi. Tutto sommato “cosa dire? È andata veramente bene” afferma Dziwisz, che con questa XXXI Giornata Mondiale della Gioventù ha visto realizzarsi un sogno suo e del Santo Papa polacco.
“Speriamo che continuino per sempre” è il suo auspicio. E speriamo che “per la Polonia un evento del genere possa dare frutto come approfondimento di fede, di spiritualità e di unione davanti alla tentazione di dividersi che c’è sempre. La Gmg ha mostrato invece la bellezza di essere uniti”.
[Dal nostro inviato a Cracovia]