Lettura
Il mese di agosto offre in genere qualche momento di pausa tra gli affanni che spesso caratterizzano la nostra vita abituale. Nelle letture di questo periodo estivo la liturgia ci offre la testimonianza di alcuni profeti e una sequenza di testi, prevalentemente dal Vangelo di Matteo, che ci permettono di seguire il Signore in diversi episodi della sua vita pubblica. Da pubblicano ed esattore delle imposte, Matteo era divenuto apostolo di Gesù. Il Vangelo da lui redatto, utilizzato per istruire i catecumeni per la ricchezza del suo contenuto catechetico, aiuta a comprendere che Gesù è il Messia promesso nell’Antico Testamento e che con lui viene il Regno di Dio.
Meditazione
Il suggestivo paesaggio del mare di Galilea è ancora oggi uno spettacolo che affascina; è uno di quei luoghi che i nostri occhi possono contemplare “come erano allora”. In quella cornice, sulle colline intorno al lago, si è svolta la scena che il Vangelo ci presenta oggi: la moltiplicazione dei pani e dei pesci a beneficio della folla che seguiva Gesù. Colpisce innanzitutto la moltitudine che, sentendo parlare di Lui, “lo seguì a piedi dalle città”; la presenza di Cristo, già dai primi passi della sua vita pubblica, affascina e attrae. Quanti uomini oggi, in tante parti del mondo, sono come pecore senza pastore, assetate di verità, di valori certi! E Gesù non si fa attendere; dice Matteo: “sentì compassione per loro”. E il brano è colmo di riferimenti significativi che sottolineano la grande amorevolezza del Maestro; il suo gesto troverà nell’Eucaristia l’esplicitazione del dono, prolungato nel tempo fino ai giorni nostri, per sfamare moltitudini innumerevoli in ogni parte del mondo. Allo stesso tempo, questo episodio manifesta il suo desiderio di rendere gli apostoli, da poco chiamati alla sua sequela, partecipi degli oneri della missione: “date loro voi stessi da mangiare”. La semplicità degli apostoli e l’affidamento alla parola autorevole del Maestro, permettono il miracolo. Cristo, oggi come allora, vuole coinvolgere i suoi seguaci nell’opera grandiosa della salvezza, che è venuto ad inaugurare nell’incarnazione. Che onore, in questo anno della misericordia, essere portatori del dono di Dio per i nostri fratelli!
Preghiera:
“Amato mio redentore, o amabile infinito, poiché sei sceso dal cielo per donarti tutto a me… sii dunque l’unico Signore del mio cuore e l’anima mia solo te ami, a te solo ubbidisca e cerchi di piacere. Fammi intendere quel che vuoi da me, che tutto voglio farlo con la tua grazia… O Maria, Madre mia, accettami per tuo servo e fammi accettare da Gesù, tuo figlio” (Pratica di amar Gesù Cristo, sant’Alfonso Maria de’ Liguori).
Agire:
Come gli apostoli, cercherò in questo giorno di essere vicino a Cristo e attento alle sue indicazioni, perché faccia di me uno strumento della sua misericordia per i miei fratelli.
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Meditazione a cura di Padre Paolo Cerquitella, L.C., tratta dal mensile Messa Meditazione, per gentile concessione di EdizioniART. Per abbonamenti: info@edizioniart.it.
Chiesa della Moltiplicazione, Tabgha / Wikimedia Commons - Berthold Werner, Public Domain
Strumenti della misericordia di Dio
Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio – Mt 14,13-21