Fumo / Pixabay CC0 - maxknoxvill, Public Domain

Fumo passivo

Il male dell’uno nuoce anche l’altro; il bene dell’uno risana l’altro

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Come al solito, quando viaggio in treno, prenoto un posto in una carrozza per non fumatori. E questo soprattutto quando il viaggio è destinato a durare molte ore.
Con Alfeo, mio compagno di viaggio, ci premuriamo a salire sulla carrozza e a sederci al posto prenotato. Ci accorgiamo che metà della carrozza è per fumatori e l’altra metà per non fumatori. Le due sezioni hanno le porte che si aprono nello stesso corridoio intercomunicante.
Appena partito il treno, una voce dall’alto parlante: “Si pregano i signori viaggiatori ad abbassare o a spegnere la soneria del cellulare e a non fumare nel corridoio della carrozza, ma solo nello scomparto a ciò destinato”.
Dopo un’ ora di viaggio usciamo in corridoio per sgranchirci le gambe. Alfeo avverte nettamente il fumo di sigaretta. È un signore che fuma nello scomparto dov’è consentito; ma la sua porta che dava nel corridoio era aperta. Alfeo, molto gentilmente, va a chiudere quella porta. Il fumatore se ne lamenta e la apre nuovamente.
Allora Alfeo, sempre affabile, gli ricorda che non si può fumare in corridoio. “Ma io sono seduto al mio posto, sono nel mio scomparto dov’è permesso”. – “Si, ma deve tenere la sua porta chiusa…”.
Passa il controllore che sentiva il fumo e il dialogo. “È vero che al suo posto lei può fumare quanto vuole; ma deve tenere la porta chiusa per “privatizzare il fumo”.
È vero, mi sono detto. Anche se è difficile, ma bisogna “privatizzare”, arginare il male. Anche il fumo passivo danneggia la salute.
Come è vero per il fumo, è vero per ogni comportamento, anche per il male che ognuno fa. Ma se badi bene, t’accorgi che il male o il bene che ciascuno di noi fa, non può essere “privatizzato”, né arginato. Ha sempre riflessi diretti o indiretti su chi ci vive accanto.
Viviamo tutti nello stesso scomparto, viviamo gomito a gomito…; siamo vene diverse, ma dello stesso corpo. Il male dell’uno nuoce anche l’altro; il bene dell’uno risana l’altro. Un atto d’amore, ovunque e da chiunque sia fatto, fa crescere il livello di bontà in tutta l’umanità.
Ci sono allora tutte le ragioni per sperare la completa salute di tutta l’umanità: l’amore è Dio.
Ciao da p. Andrea
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Andrea Panont

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