Nigerian Army against Boko Haram - Wikimedia Commons

Boko Haram torna a colpire: sangue in Nigeria e Niger

Venerdì almeno 18 vittime per un attentato nel nord-est della Nigeria. Giovedì intanto erano stati uccisi sette soldati in Niger a seguito di scontri a fuoco

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I terroristi di Boko Haram mietono nuove vittime in Nigeria e anche nel confinante Niger.
Venerdì scorso, 17 giugno, nel villaggio di Kuda, nello Stato nord-orientale di Adamawa, hanno assaltato un funerale, uccidendo almeno 18 donne e devastando l’intera località. Si registrano case incendiate.

La polizia locale riferisce che non è chiaro quante siano le vittime, probabilmente più di venti, e secondo i residenti del villaggio mancano alcune persone all’appello. Kuda si trova nei pressi della foresta di Sambisa dove Boko Haram si nasconde per evitare le forze armate nigeriane. Il villaggio era già stato attaccato in febbraio.

Giovedì 16 giugno, un altro contingente del gruppo radicale islamico ha attaccato una caserma nel sud-est del Niger, uccidendo sette soldati negli scontri con le forze armate e trafugando alcune armi da fuoco. “Pensavamo che facessero soltanto attacchi suicidi, ma ora hanno ricostituito le loro forze armate: abbiamo a che fare con un esercito”, ha commentato a Radio France International Hassoumi Messaoudou, ministro della Difesa del Niger.
Il Governo del Niger ha invitato la Francia, che ha già 3.500 soldati impegnati in Africa occidentale, a rafforzare le operazioni contro le basi di Boko Haram in Nigeria.

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ZENIT Staff

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