Riviste Sant’Antonio: un salto di qualità… on line

In occasione della Tredicina per la solennità del Santo, le riviste mensili «Messaggero di sant’Antonio» rinnovano la loro presenza su internet. Lanciato nuovo sito www.messaggerosantantonio.it

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Lancio d’eccezione sul web per le riviste mensili «Messaggero di Sant’Antonio». In occasione della Tredicina di preparazione alla solennità del Santo, le due testate omonime dell’edizione nazionale e per gli italiani all’estero rinnovano completamente la loro presenza su internet, dove da pochissimi giorni è on line il nuovo sito www.messaggerosantantonio.it.
Il restyling, che privilegia una moderna veste grafica e una usabilità friendly senza venir meno alla qualità dei contenuti, fa fare al «Messaggero» un salto di qualità.
Non solo una vetrina per le riviste cartacee, con le quali mantiene pur sempre un forte legame, ma un vero e proprio hub editoriale, uno “snodo” per l’informazione mediata dal messaggio di sant’Antonio e del francescanesimo. Contenuti nuovi tutti i giorni, condivisione attraverso i principali social network, una serie di blog, foto e video gallery e, ovviamente, articoli, approfondimenti, interviste, reportage, recensioni targate «Messaggero».
Ecco cosa trovano i lettori e i devoti del Santo che nel nuovo portale potranno non soltanto approfondire tematiche di attualità ma anche conoscere i frati del «Messaggero» e la redazione composta da otto laici che li aiutano nella loro opera di evangelizzazione, con la collaborazione di diverse e autorevoli firme del giornalismo italiano.
Attraverso il nuovo hub è possibile inoltre leggere le riviste in versione digitalizzata anche su PC e dispositivi mobili come tablet e smartphone. Non semplicemente una versione sfogliabile, ma la possibilità di leggere gli articoli in modo nativo per il web, e quindi in modo più semplice e piacevole, e ascoltarli grazie al lettore vocale integrato. Gratuita per gli abbonati, la versione digitale è a disposizione anche per altri utenti che potranno provarla per 30 giorni.
La presenza del «Messaggero» nella rete diventa così triplice. Il nuovo hub d’informazione completa i due che lo hanno preceduto: www.caritasantoniana.org sui progetti di carità dei frati del Santo (on line da un anno) e quello di taglio devozionale e di conoscenza della basilica antoniana di Padova www.santantonio.org (on line da febbraio, in occasione della Festa della Lingua del Santo).
«Tre hub che condurranno, come degli snodi autostradali, a percorrere le strade principali che ci portano ad Antonio: la Carità, la Parola, la devozione», spiega dalle colonne del sito e da quelle dei mensili di giugno il direttore responsabile delle riviste, fra Fabio Scarsato, seguendo il motto antoniano per eccellenza: «Vangelo e Carità».
«Dove carità ricorda l’opera instancabile di Antonio a favore dei poveri, che continua oggi attraverso la Caritas Antoniana, e Vangelo indica quella Parola che salva, cui il nostro Santo dedicò gran parte della sua vita grazie all’opera di predicazione», continua il direttore.
E proprio alla carità sono dedicate le storie di copertina “La nostra tenda tra i profughi siriani” dei due mensili principali del gruppo e l’approfondimento del «Messaggero dei ragazzi».
Le riviste di giugno del gruppo editoriale lanciano infatti il progetto “13 giugno 2016” della Caritas Antoniana, braccio operativo nel campo della carità dei frati del Santo, che quest’anno festeggia i 40 anni di attività in favore dei poveri. L’intervento antoniano in Libano (4 milioni di abitanti e 2 milioni di profughi), prevede la realizzazione del Centro Caritas S. Antonio a Zahle, 60 chilometri a est di Beirut, dove operano quattro frati conventuali aiutati da molti volontari. Non sarà un centro come gli altri, a partire dalla diversità dei suoi fruitori: rifugiati siriani, profughi iracheni, cristiani perseguitati, poveri della periferia di Zahle.
Non solo, l’intento è di dare una prospettiva di futuro ai profughi siriani di El Fayda, dove hanno trovato rifugio numerosissimi bambini e ragazzi. Il progetto prevede infatti diverse modalità di intervento a più livelli, dall’acquisto delle attrezzature per la cucina popolare e la lavanderia/sartoria del centro, all’avvio di formazione scolastica e professionale per i giovani del campo profughi, oltre alle spese di prima necessità degli ospiti, per un ammontare complessivo di 330mila euro.
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Per approfondimenti sul progetto “13 giugno 2016” cliccare qui 
 

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ZENIT Staff

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