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Paolo dall'Oglio sarebbe vivo. Lo afferma il jihadista pentito

Saleh A., il terrorista costituitosi a febbraio alla polizia parigina, doveva contrattare a Roma la vendita di un video che dimostra che il gesuita, rapito nel 2013, è ancora vivo

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Padre Paolo dall’Oglio sarebbe ancora vivo. Ad affermarlo è Saleh A., il jihadista pentito che ha permesso di sventare attacchi in Germania e che voleva recarsi a Roma per trattare la vendita al Vaticano, per 10mila euro, di un video che mostrerebbe il gesuita italiano rapito in Siria nel 2013.
La notizia è stata diffusa dal quotidiano francese Le Monde, che spiega che Saleh A. si è consegnato spontaneamente alla polizia di Parigi lo scorso 1° febbraio, dichiarandosi membro di una cellula dormiente che pianificava attacchi terroristici, composta da una ventina di persone che agivano tra Dusseldorf ed un campo rifugiati olandese.
Di padre Dall’Oglio, fondatore della comunità monastica di Mar Musa nel deserto siriano, si sono perse le tracce dal 29 luglio 2013, rapito da un gruppo di estremisti islamici mentre si trovava a Raqqa, in Siria. Espulso dal paese nel 2011 dopo aver scritto una proposta di pacificazione, il gesuita era rientrato nelle zone siriane controllate dai ribelli per tentare di trattare la liberazione di un gruppo di ostaggi. In questi tre anni, il sequestro non è mai stato rivendicato e più volte si sono avvicendate notizie e voci su una presunta morte del religioso.

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ZENIT Staff

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