Mgr. Stanisław Gądecki

Catholic Church England and Wales

Mons. Gadecki: “Aspettiamo Papa Francesco come messaggero di Cristo”

In vista della GMG di Cracovia, il presidente dei vescovi polacchi prende le distanze dalle voci che contrappongono il Pontefice ai predecessori

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“Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Papa Francesco nella prospettiva della fede configurano il DNA originato da Cristo”. Lo afferma mons. Stanislaw Gadecki, presidente della Conferenza episcopale polacca, sottolineando che i polacchi attendono Papa Francesco come messaggero di Cristo. Il presidente dei vescovi polacchi rileva che Cracovia e tutte le diocesi polacche aspettano con lo spirito di accoglienza i giovani che da tutto il mondo arriveranno per la GMG.
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Attendiamo tutti la GMG e la visita di Papa Francesco nel nostro Paese. Come verrà accolto il Santo Padre in Polonia?
Penso che verrà accolto come furono accolti San Giovanni Paolo II e Benedetto XVI. Attendiamo papa Francesco come messaggero di Cristo e successore di San Pietro. Sia i credenti che coloro che non hanno fede sono impressionati dagli atteggiamenti, dalle parole e dai gesti del Santo Padre. In particolare da tutto quello che Egli fa per coloro che hanno più bisogno di misericordia: poveri, disabili e tutti che si trovano nel bisogno. Ogni pontefice viene accolto in Polonia con rispetto e docilità con le quali i cristiani si rivolgono al Successore di Pietro, mandato da Cristo per guidare la Chiesa. Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e papa Francesco nella prospettiva della fede configurano il DNA che scaturisce da Cristo. Le voci irresponsabili che cercano contrasti tra le diverse opinioni riguardo ai pontefici non hanno fondamento. Ogni pontefice è diverso in quanto portatore di un carisma differente ma ognuno ha ricevuto lo stesso battesimo, la stessa ordinazione sacerdotale e vescovile ed ha la stessa missione di guidare nella fede il mondo cristiano. A tutti pertanto spetta un grande rispetto, indipendentemente da quello chi siano e da dove provengano.
Che cosa si aspetta dalla GMG?
La GMG, nonostante non sia ancora iniziata, già oggi sta trasformando i giovani polacchi. La preparazione dei volontari in ciascuna delle diocesi comporta la formazione dei gruppi pastorali che s’impegnano a lavorare per gli altri. I giovani maturano e formano il loro carattere guardando gli altri con simpatia. Rinforzano le virtù cristiane. Tutto ciò sarà utile anche dopo la GMG nell’interesse dei bisognosi, dell’intera società, della Chiesa, e anche degli stessi giovani.
Come si stanno preparando all’evento i giovani polacchi?
I giovani sono aperti a Cristo, e in preparazione dalla GMG partecipano alle catechesi e alle preghiere comuni. I giovani di tutto il mondo dopo l’incontro di fine luglio in Polonia non solo conosceranno meglio il nostro Paese e potranno darne testimonianza ma soprattutto diventeranno degli ambasciatori più maturi di Cristo e della Chiesa, offrendo la loro testimonianza anche a coloro che vorrebbero venire in Polonia ma per cause diverse non ne hanno la possibilità.
Il cardinale Stanislaw Dziwisz e tutta la Chiesa polacca, con grande cordialità invitano tutti i giovani all’incontro con Papa Francesco e la Chiesa di Giovanni Paolo II. Attendiamo con spirito di accoglienza i giovani di tutto il mondo non solo a Cracovia ma in tutte le diocesi polacche. Soprattutto però ringraziamo Papa Francesco per la sua missione e perché nell’Anno della Misericordia possiamo insieme, in Polonia, vivere il Giubileo dei giovani di tutto il mondo.
 

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Paweł Rytel-Andrianik

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