Migranti: 700 vittime in tre naufragi. I sopravvissuti raccontano gli orrori subiti

Più di 12mila migranti sbarcati sulle coste italiane in una settimana. Abusi, violenze e malnutrizione durante le traversate. Mattarella: “Servono politiche coordinate per accoglienza e lotta al terrorismo”

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Oltre 700 vittime in tre naufragi. È un bilancio drammatico quello che si è registrato nel Mediterraneo in questi ultimi giorni, secondo le stime sono fornite dall’Onu che parla di 12mila migranti sbarcati sulle coste italiane in una settimana. Ancora più drammatico è quanto emerge dai racconti dei sopravvissuti che riferiscono di bambini annegati, stupri di donne, malnutrizione, violenze e soprusi di ogni genere. A raccontare questi orrori sono stati alcuni tra i 600 migranti – tra cui 73 donne, alcune in stato di gravidanza, e 30 minori – giunti nei giorni scorsi al molo “Santa Lucia” di Palermo dopo essere stati soccorsi in acque internazionali, a seguito della partenza dalla Libia, e trasportati su una nave di Medici Senza Frontiere.
La Polizia di Stato, congiuntamente alla Guardia di Finanza, ha dato la caccia ai loro aguzzini e, dopo accurate indagini, ha individuato due scafisti grazie anche alle dettagliate testimonianze dei migranti. I due giovani criminali si occupavano rispettivamente della conduzione dell’imbarcazione con l’ausilio di una bussola e della richiesta di soccorso attraverso un telefono satellitare; durante la traversata segregavano i migranti e li nutrivano a “pane e acqua”, costringendoli anche a versare ciascuno 1200 dinari libici che – come scoperto nelle indagini – finivano nelle casse di un’organizzazione criminale di traffici umani.
Una situazione terribile. Tuttavia la questione migrazioni continua a non avere una risposta né una soluzione e l’Europa appare sempre più divisa. Intanto, dopo lo sgombero dell’enorme centro-profughi a Idomeni, in Grecia, anche a Ventimiglia le forze dell’ordine stanno mettendo sugli autobus decine di migranti che da giorni erano accampati nella città, dopo un’ordinanza del sindaco. Molti di loro troveranno probabilmente rifugio in una tendopoli allestita su un terreno del seminario per volontà del vescovo di Ventimiglia, mons. Antonio Suetta, in collaborazione con la Croce Rossa, che si è detto disposto ad accogliere i profughi.
Di immigrazione ha parlato anche il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, durante il vertice di Brdo-Brioni, che lo ha definito “un fenomeno epocale e destinato a durare nel tempo”. “Servono politiche credibili in tema di attivazione di canali legali di migrazione e di rimpatri”, ha detto il capo di Stato che ha parlato anche di “azioni coordinate a livello planetario nel campo della solidarietà e dell’accoglienza per tutti i migranti che hanno diritto a una protezione internazionale”.
Necessario, secondo Mattarella, anche “uno sforzo di miglioramento delle condizioni di vita nei Paesi da cui i flussi originano”. “Questi bambini, queste donne e questi uomini, fuggono da guerre, carestie, oppressione – ha sottolineato – cercano, semplicemente, una vita migliore, come farebbe chiunque di noi nelle stesse condizioni”.
Di qui un appello all’Unione Europea e alla comunità internazionale a realizzare “politiche coordinate” che siano “all’altezza dei valori posti alla base del percorso di integrazione europea” e che, a livello internazionale, siano in grado di combattere il terrorismo fondamentalista che è “una minaccia che incombe su tutte le nostre società e che possiamo arginare solo attraverso una più efficace collaborazione – e a tutti i livelli – fra i nostri Paesi”.

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ZENIT Staff

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