Secondo il Consiglio d’Europa nel nostro Paese gli obiettori di coscienza ostacolano l’accesso all’aborto. Nel 2010 lo stesso Consiglio votò una risoluzione per tutelare il diritto all’obiezione
A fare ricorso era stata una coppia di donne sposate in Portogallo. Secondo il Tribunale di Roma “non può essere colmato per via giudiziaria il vuoto normativo del legislatore”