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La Verità vi farà liberi

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio — Gv 8,31-42

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Lettura
«La verità vi farà liberi». Questa affermazione di Gesù stupisce e sorprende gli ascoltatori di Gesù, anche coloro che avevano creduto in lui. Come può essere liberato chi è già libero? Possiamo individuare due gruppi di persone che si pongono l’interrogativo: il primo è quello dei suoi ascoltatori e il secondo riguarda ebrei e cristiani dopo il momento della rottura definitiva. I Giudei erano fortemente coscienti e orgogliosi dell’eredità ricevuta dai loro padri, con il dono della Torah, dei profeti, delle alleanze, del culto. Si domandavano quale novità potessero aggiungere l’insegnamento e la persona di Gesù all’eredità ricevuta dalla tradizione.
Meditazione
Gesù intendeva dire che chi commette il peccato è schiavo del peccato. I privilegi del popolo eletto non garantiscono l’impeccabilità. La lealtà, l’onestà e la fedeltà sono frutto dello sforzo umano. Ma la verità è dono di Dio, viene dal di fuori dell’uomo ed è quella che Gesù proclama. La verità totale è quella che il Figlio proclama e che consiste nella relazione armonica con Dio, come l’ha vissuta Abramo. Ma «chiunque commette il peccato è schiavo del peccato». Gesù rivendica il suo diritto, in quanto Figlio, di dimorare sempre nella casa del Padre e, perciò, di conoscere e poter insegnare la libertà dei figli. Gesù vive la verità e, perciò, può indicare la vita della libertà. Non basta essere eredi di Abramo, come non basta essere stati battezzati e appartenere alla Chiesa per essere veramente figli di Dio. Bisogna ascoltare Colui che ci porta la parola del Padre, ascoltare la sua voce e lasciare che la parola di Gesù si radichi in noi e determini tutte le nostre scelte. Perseverando nella parola di Gesù, diventiamo liberi. È lui, il Figlio, che ci fa liberi, se apriamo la nostra vita alla sua parola. Coloro che commettono il peccato sono schiavi del peccato, e la verità che genera la libertà non è in loro. La stessa figliolanza di Abramo viene contestata da Gesù, perché essa non deriva da un fatto fisico-generazionale, ma dall’imitare i comportamenti di Abramo nella fede, nella giustizia e nell’obbedienza assoluta a Dio. Chi è figlio di Abramo dovrebbe somigliare al padre, e non tramare per uccidere Gesù. Se fossero davvero figli di Dio, amerebbero il suo Figlio. Solo chi è da Dio o intende esserlo, ascolta e accetta Gesù. In questo consiste anche il cammino di conversione quaresimale.
Preghiera
Signore, secondo la tua parola fammi vivere. Vedi che io amo i tuoi precetti; secondo la tua grazia dammi vita. La verità è principio della tua parola: possa io vivere e darti lode per sempre!
Agire
Ricordiamo, oggi, tutti i cristiani perseguitati e oltraggiati a causa del nome di Gesù. Lo Spirito di consolazione li assista e li renda fedeli fino alla morte.
Meditazione del giorno a cura di monsignor Francesco Pio Tamburrino, Arcivescovo emerito di Foggia-Bovino, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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