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L’anima mia magnifica il Signore

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio — Lc 1,39-56

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Lettura
Maria è profeticamente molto esplicita quando annuncia la fine dei potenti, il riscatto degli ultimi, il soccorso a Israele e a tutti gli umiliati. Il suo pronto andare in una regione montuosa alle porte di Gerusalemme è un’allusione alle storie di Davide, che si rifugia sui monti per sfuggire e combattere Saul; ricorda anche i Maccabei e la loro resistenza, da partigiani sui monti, contro l’empio persecutore Antioco. Anche Maria lotta contro i poteri che si mettono al posto di Dio, ma non con la spada: piuttosto, un’altra spada le trafiggerà l’anima e il Figlio suo, da trafitto, vincerà sulla Croce.
Meditazione
Nel Magnificat Maria non si concentra su di sé. “Guardata da Dio”, solo per sua umiltà, è “beata” perché credente. Solo dalle sue parole nulla sapremmo del colloquio con l’angelo, né della sua maternità divina. Con intelligenza di fede Maria fa risuonare le parole dei Profeti, fa memoria dell’Esodo, risale fino alla Genesi, ad Abramo, di cui avverte tutta l’attualità. Non si avventura in quelle previsioni che noi invece avremmo facilmente formulato. Maria ha un’unica preoccupazione: stare in Dio, radicarsi saldamente nel fondamento di tutto. Questo si chiama, con un termine divenuto desueto, lealtà. La lealtà precede obbedienza e sottomissione, atteggiamenti certamente lodevoli, ma sui quali si può equivocare. Maria è tanto leale con Dio, in quanto pronta a lasciarsi continuamente definire, strutturare, da Lui solo. Anche il grande annuncio dell’angelo per lei è sempre solo una parte rispetto al tutto dell’opera sempre nuova di Dio; si preoccupa primariamente di stare dalla parte di Dio, piuttosto che appoggiarsi su un qualsiasi privilegio a lei riservato. Maria, inoltre, è leale con il suo popolo, Israele, per come storicamente esso è, senza idealizzazioni. Il proprio posto è stare accanto a Dio, in mezzo al popolo. Questa è la sostanza del Magnificat. Pensiamo, invece, all’energia, soprattutto mentale, sprecata, per trovarci e mantenerci un posto nella Chiesa, che sia alla nostra altezza, che soddisfi le nostre aspettative, per avere un riconoscimento, una sicurezza. Il nostro solo posto è, invece, stare lealmente nella Chiesa, qui, adesso, senza nostalgie o fughe in avanti. La Chiesa storica è l’unica realtà veramente alla nostra portata, il posto che Dio ha scelto per sé, per stare con noi nel mondo.
Preghiera
Maria, Regina in cælum assumpta! Come hai portato Gesù in grembo, tu Maria, contieni nel tuo cuore tutto il Cielo, in te la creazione ritrova purezza, con te risplende di vera luce tutta la Chiesa, davanti a te trema l’Abisso, guardando a te ogni persona risale, redenta dalle colpe, in Paradiso.
Agire
Guardando a Maria Regina degli Apostoli, metterò al centro della giornata la scelta di Dio su di me, e vivrò ogni incontro in amicizia con Gesù per portare frutti di pace.
Meditazione del giorno a cura di don Marco Simbola, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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