Un concerto per tenere in vita la memoria di una mamma speciale e per portare avanti alcune lodevoli iniziative. Promossa dall’Associazione Elisa Lardani. Corpo dato per Amore, la funky band dei FunkOff si esibirà sabato 2 gennaio, alle 10, tra le corsie dell’ospedale Santa Maria della Stella a Orvieto.
La performance avviene nell’ambito della 23° edizione di Umbria Jazz Winter, d’intesa con l’organizzazione del festival e con la Usl Umbria 2.
“È l’inizio – spiegano dall’associazione – di un progetto più ampio che non intende mancare di rispetto alla sofferenza altrui, ma anzi portare attraverso la musica un po' di sollievo e qualche minuto di evasione a chi si trova in ospedale”.
Elisa Lardani Marchi (1977-2015), grande appassionata di musica classica e leggera, oltre che musicista e danzatrice, ha ispirato l’associazione a lei dedicata, sorta lo scorso 7 ottobre, con lo scopo di fornire a vario titolo aiuto alle famiglie in difficoltà, in particolare contribuendo all’acquisto di macchinari e attrezzature sanitarie per svolgere attività di prevenzione e cura, in particolare inerenti la maternità.
È il giusto omaggio che il marito, Luca Marchi, i familiari e gli amici hanno voluto tributare a una donna che ha dato il suo corpo per amore, dando alla luce la sua quartogenita Maddalena e morendo poco dopo per un’improvvisa emorragia, lo scorso 28 febbraio.
Tra i progetti dell’associazione figurano una raccolta fondi per realizzare nell’arco dei prossimi tre anni una sala di allattamento e uno spazio di accoglienza per le famiglie nel reparto di Ostetricia e Pediatria dell'ospedale Santa Maria della Stella: l’idea ha ricevuto il sostegno della Regione e dell’USL Umbria 2.
Alla campagna di foundraising si può prendere parte, effettuando una donazione sul conto corrente dell’associazione all'Iban IT76Y0622025710000001001315. Intestazione: Associazione Elisa Lardani Marchi “Corpo dato per Amore”. Causale: progetto sala allattamento.
Tra le altre opere in cantiere, l’associazione intende creare gruppi di lavoro per il supporto psicologico del personale medico e infermieristico operativo nella cosiddetta “area critica”.