Un nuovo bagno di sangue sta funestando le festività natalizie in Nigeria. Gli ennesimi attentati di Boko Haram hanno provocato almeno una ottantina di vittime nel Borno.
Nella capitale dello stato, Maiduguri, 30 persone sono rimaste uccise e 90 ferite, tra esplosioni e sparatorie, nella notte tra domenica e lunedì, mentre altre venti sono morte, ieri mattina in un attentato kamikaze presso una moschea. Due attentati kamikaze, portati a termine da due donne hanno funestato anche il quartiere di Buraburin, dove sono stati rinvenuti vari ordigni inesplosi.
Intervistato da Fides, monsignor Oliver Dashe Doeme, vescovo di Maiduguri, ha dichiarato che “Boko Haram è una setta che non fa una grande distinzione tra musulmani e non musulmani” e che mostra intolleranza e violenza anche verso l’islam moderato (prevalente nel paese) e verso ogni forma di occidentalizzazione.
Secondo il presule, Boko Haram è una pedina fondamentale del terrorismo internazionale, che nelle sue modalità d’azione ricalca la jihad mediorientale e le tattiche utilizzate negli attentati di Parigi e in tutto il mondo.
