In occasione del 38° incontro europeo animato dalla comunità di Taizé a Valencia, papa Francesco ha recapitato il proprio messaggio ai giovani partecipanti.
Nel telegramma firmato dal cardinale Segretario di Stato, Pietro Parolin, il Santo Padre ricorda che il tema scelto per questa edizione Il coraggio della misericordia, avvicina i giovani di Taizé al successore di Pietro, nello spirito dell’Anno Santo iniziato lo scorso 8 dicembre.
Il Pontefice, quindi, “ringrazia di cuore” i giovani per il loro apporto di “forze creatrici” e per la loro “immaginazione”, rammentando, altresì, che “la misericordia si manifesta in tutte le sue dimensioni, comprese quelle sociali”.
L’incoraggiamento del Papa ai giovani di Taizé è ad “avere il coraggio della misericordia”, non solo nella propria “vita personale” ma anche per “avvicinarsi alle persone in difficoltà”.
La Chiesa, prosegue il messaggio, è “per tutta l’umanità e laddove vi sono dei cristiani, chiunque può trovare un’oasi di misericordia. Questo è ciò che possono diventare le vostre comunità”, sottolinea il Santo Padre.
Esortando i giovani di Taizé all’accoglienza dei “numerosi migranti”, Francesco ricorda poi la sua lettera scritta per il centenario del fondatore di Taizé, Fratello Roger, il quale “ha amato i poveri, gli sfortunati”, mostrando “con la sua vita e con quella dei fratelli, che la preghiera va di pari passo con la solidarietà umana”.
“Con la vostra pratica della solidarietà e della misericordia – ha proseguito – possiate vivere questa felicità esigente e ricca di significato, che si chiama Vangelo”.
In conclusione, papa Francesco augura ai giovani di Taizé di trascorrere le loro “splendide giornate” a Valencia, scoprendo il “volto della Misericordia del Padre”, sulla scia di quanto afferma il profeta Osea: “Misericordia voglio, non sacrificio”.
