Don Peloso: “Bene il Papa sulla Commissione per la Sanità”

Il superiore dell’Opera Don Orione plaude alla decisione di Francesco di istituire organismo pontificio di supporto alle attività ospedaliere della Chiesa

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“Il documento è passato quasi sotto silenzio, ma avrà una notevole rilevanza istituzionale perché incide sulla gestione e amministrazione di moltissime istituzioni sanitarie ecclesiali. Interessa anche la nostra Congregazione che è molto impegnata nell’area assistenziale e sanitaria”.

È quanto dichiara Don Flavio Peloso, superiore generale dell’Opera Don Orione, in merito alla decisione di Papa Francesco di istituire una “Pontificia Commissione per le attività del settore sanitario delle persone giuridiche pubbliche della Chiesa”, conferendone il mandato per l’istituzione al cardinale segretario di Stato Pietro Parolin. La nuova Commissione, si legge nel Rescritto, vuole “contribuire alla più efficace gestione delle attività e alla conservazione dei beni mantenendo e promuovendo il carisma dei Fondatori” delle realtà religiose.

“La risposta del documento – commenta ancora don Peloso – non va nella linea della costituzione di un organismo centralizzatore, bensì di un servizio centrale, qualificato e autorevole, che mira ad aiutare le attività degli istituti religiosi ed ecclesiastici che ne hanno la responsabilità, «mantenendo e promuovendo il carisma dei Fondatori»”.

“Certamente – conclude don Peloso – a fare da sfondo a questa scelta di Papa Francesco ci sono anche i non pochi crac e scandali finanziari di istituzioni ecclesiastiche di cui si è occupata ampiamente la cronaca negli ultimi tempi. E poi c'è la chiusura di molte istituzioni socio-sanitarie per mancanza di fondi o di religiosi o di ideali. Ma è tutto il sistema sanitario privato che è in forte crisi economica e abbisogna di nuovi modelli operativi, di sinergie con altre istituzioni simili, di onestà e di senso di appartenenza ecclesiale. Chi conduce le proprie attività con passione apostolica e onestamente non si sente commissariato da una Commissione vaticana, come taluni hanno detto, anzi sarà aiutato”.

 

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ZENIT Staff

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