Venerdì scorso, 18 dicembre, l'assemblea dei giornalisti della Misna ha appreso – con meno di un mese di preavviso – la decisione degli Istituti missionari editori di chiudere la testata al 31 dicembre prossimo. Dopo 18 anni di attività, chiude dunque la struttura d'informazione gestita dagli Ordini religiosi dei missionari della Consolata, dei Comboniani, dei Saveriani e dal Pontificio istituto missioni estere.
Fondata nel dicembre 1997 dal padre comboniano Giulio Albanese, Misna ha raccontato i fatti e le storie delle “periferie” in cui svolgono il proprio ministero i missionari. I suoi “lanci” hanno rivolto l'attenzione alle dinamiche geopolitiche e religiose dell'America Latina, dell'Africa, del Medio e dell'Estremo Oriente, nonché del resto dell'Asia.
In difesa di Misna si è alzata la voce di Lazzaro Pappagalo, segretario della Stampa Romana, il quale ha chiesto “un sussulto di orgoglio ai padri missionari” affinché “non si spenga quella che per molti rappresenta la voce degli ultimi”.
Con un comunicato sindacale pubblicato oggi intorno a mezzogiorno, l'assemblea dei giornalisti di Misna “comunica ai lettori che il notiziario oggi e fino a nuova comunicazione sarà sospeso”. Si avvisa inoltre che “i redattori e i collaboratori sono in assemblea sindacale permanente alla luce della decisione, comunicata dall’azienda, di chiudere la testata dal 31 dicembre 2015”.