Anche lo sport può contribuire a rendere il mondo migliore, formando i più giovani ai valori che contano davvero nella vita. Così l’arcivescovo Angelo Becciu, sostituto della Segreteria di Stato, nella sua omelia per la Messa con i rappresentanti dell’Associazione italiana arbitri di calcio (specificatamente della commissione tecnica CAN 5). La celebrazione si è svolta giovedì pomeriggio, 17 dicembre, nella cappella dell’associazione Santi Pietro e Paolo, in Vaticano. All’arcivescovo – informa L’Osservatore Romano – sono stati simbolicamente donati una maglietta da arbitro, con il fischietto e i classici cartellini giallo e rosso.
“È importante giungere pronti, preparati al Natale”, ha detto l’arcivescovo. “Come in vista di un evento sportivo, dobbiamo attivarci interiormente, allenarci con la preghiera e la riflessione perché l’incontro con il Bambino Gesù possa essere un prodigio di grazia che segni la nostra esistenza”. Mai come oggi, ha insistito Becciu, “è importante che chi vuole essere cristiano lo sia sul serio e non superficialmente: certo, con i propri limiti e difetti, con le proprie miserie e i propri peccati, ma con convinzione e fedeltà, amando e cercando Gesù”.
In questo cammino di preparazione al Natale, il sostituto alla Segreteria di Stato ha indicato “la Vergine Maria come modello a cui guardare e sostegno su cui poggiare in ogni nostra autentica ricerca di Dio”. “Quale respiro di libertà ha impresso il ‘sì’ di Maria alla nostra vita!”, ha esclamato; così “siamo tutti coinvolti nella costruzione di un mondo che sia più giusto e più fraterno”.
A maggior ragione lo sport “con i suoi innumerevoli valori positivi”, può dare “un enorme contributo” a “quest’impresa di alto valore sociale”, dicendo il proprio “sì” alla volontà divina, “può cooperare a cambiare il mondo, a renderlo migliore, a formare giovani e adulti che costruiscono le loro esistenze su sani principi e regole di onestà”, ha sottolineato mons. Becciu. E ha concluso esortando tutti a “cooperare a fare dello sport un ambiente dove maturino personalità pulite e rispettate”.
Proprio l’Anno Santo della misericordia, ha soggiunto, “è occasione propizia per rinascere alla speranza, all’impegno della solidarietà, allo sforzo di essere buoni e accoglienti”.