In data 14 dicembre, è stata depositata, nella Cancelleria del Tribunale di I Istanza dello Stato della Città del Vaticano, la Relazione sugli esami chimico tossicologici effettuati sui prelievi eseguiti nel corso dell’autopsia sulla salma di Mons. Józef Wesołowski.
Le conclusioni della relazione – spiega una nota della Sala Stampa vaticana – hanno definitivamente confermato quanto già emerso dall’esame necroscopico, vale a dire che la morte è ascrivibile ad un evento naturale (infarto acuto del miocardio), con esclusione di altre cause esogene.
I vari accertamenti – sottolinea il comunicato – sono stati condotti, nel rigoroso rispetto delle indicazioni derivanti dalle linee guida e dai protocolli riconosciuti in ambito internazionale, da un Collegio di medici legali nominato dal Promotore di Giustizia dello Stato l’indomani dell’improvviso decesso del Prelato.
L’ex nunzio presso la Repubblica Domenicana, messo sotto inchiesta da Papa Francesco con accuse di pedofilia e pedopornografia, venne arrestato e finì alla sbarra ma il processo non venne mai celebrato per l’improvvisa morte avvenuta il 28 agosto 2015.