Dopo diversi ricoveri e interventi chirurgici è deceduto ieri, mercoledì 9 dicembre 2015, alle 19.15 (ora locale), in Italia 00.15 del giovedì 10, nella sua casa, a Santa Cruz de la Sierra, il cardinale Julio Terrazas, arcivescovo emerito di Santa Cruz, Bolivia, città che Papa Francesco visitò l’8 luglio scorso e dove incontrò due volte l’arcivescovo emerito.
Lo stesso Pontefice, appresa la notizia della dipartita del porporato, ha inviato un telegramma di cordoglio, all’attuale arcivescovo di Santa Cruz de la Sierra, monsignor Sergio Alfredo Gualberti Calandrina, dove si dice “profondamente rattristato” della scomparsa del cardinale. Si unisce quindi ai pastori e ai fedeli dell’arcidiocesi di Santa Cruz de la Sierra, con “ferventi preghiere di suffragio, perché il Signore conceda la sua pace a chi, con la luce della fede e la forza e la speranza, si è mantenuto fedele al ministero ricevuto e, con generosità e coraggio ha impegnato la propria vita al servizio del Vangelo, della giustizia e della pace”.
Il cardinale Terrazas era elettore e unico nato in Bolivia, ma era il secondo cardinale del Paese sudamericano nella storia della chiesa locale dopo José Clemente Maurer, C.Ss.R. (13 marzo 1900 – 27 giugno 1990) nato in Germania e che guidò la diocesi di Sucre tra il 1951 e il 1983. Terrazas – ricorda Il Sismografo – era un pastore grandemente amato e rispettato nel suo Paese, in tutto il continente americano e non solo.
Nato a Vallegrande, diocesi di Santa Cruz de la Sierra, il 7 marzo 1936, fece gli studi elementari e secondari nella sua città natale. Entrò nel Seminario dei Redentoristi a San Bernardo (Cile) nel 1952. Fece il noviziato a Salta (Argentina) nel 1956 e vi emise la professione religiosa nel 1957. Frequentò gli studi di filosofia e di teologia nell’Istituto dei Redentoristi a Cordoba (Argentina). Fu ordinato sacerdote il 29 luglio 1962. In seguito completò gli studi superiori e ottenne il titolo in pastorale sociale, presso l’Università EMACAS (Francia). Esercitò l’ufficio di Superiore della comunità redentorista di Vallegrande e fu anche Vicario foraneo fino al 1978.
Fu nominato Vescovo titolare di Apisa maggiore e ausiliare dell’Arcidiocesi di La Paz il 15 aprile 1978 e ricevette l’ordinazione episcopale l’8 giugno del medesimo anno. Per parecchi anni esercitò l’ufficio di Presidente della Commissione Episcopale per i Laici del CELAM. Fu promosso alla sede vescovile di Oruro il 9 gennaio 1982 e prese possesso della diocesi il 25 marzo dello stesso anno.
Partecipò a importanti Sinodi: nel 1980 al Sinodo sulla famiglia; nel 1985 al Sinodo straordinario in occasione della commemorazione dei 20 anni dell’apertura del Concilio Vaticano II; nel 1987 al Sinodo sui laici. È stato Presidente della delegazione dei Vescovi boliviani al Sinodo Speciale per l’America nel 1997. Nel 1981 ha partecipato al Congresso Mondiale per le vocazioni; nel 1992 alla IV Conferenza Generale dell’Episcopato Latinoamericano, a Santo Domingo. Come Presidente della Conferenza Episcopale Boliviana ha pure partecipato alle Assemblee Ordinarie del CELAM.
Nel 1985 venne eletto presidente della Conferenza Episcopale Boliviana, rieletto nel 1988. Successivamente è stato, in diverse tappe, vice Presidente e presidente della medesima Conferenza Episcopale della quale è stato di nuovo presidente dal 2006 al 2012. Il 6 febbraio 1991 è stato nominato Arcivescovo di Santa Cruz de la Sierra. Ha deciso di celebrare il Sinodo diocesano e si è impegnato in modo particolare in favore delle vocazioni e per la costruzione del nuovo Seminario Maggiore a Santa Cruz de la Sierra.
Nominato arcivescovo emerito di Santa Cruz de la Sierra, il 25 maggio 2013, viene creato cardinale da Giovanni Paolo II nel Concistoro del 21 febbraio 2001, del Titolo di S. Giovanni Battista de’ Rossi. Era anche membro della Pontificia Commissione per l’America Latina.