House of Social Assistance "Saint Barbara" - Kleszczów

Polonia. Una Casa di Assistenza Sociale all'insegna della misericordia

Intitolata a Santa Barbara, la struttura è stata inaugurata a Kleszczów, nell’Arcidiocesi di Częstochowa

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“La gratitudine e misericordia sono le due parole che descrivono la missione della Casa di Assistenza Sociale di nome di santa Barbara a Kleszczów”. Lo ha detto mons. Waclaw Depo, Metropoplita di Czestochowa, che in questi giorni  ha aperto ufficialmente la Casa di Assistenza Sociale intitolata a santa Barbara, a Kleszczów, nell’Arcidiocesi di Częstochowa.

“Molte persone che con fatica e gentilezza hanno offerto il loro tempo per quest opera della misericordia”, ha detto durante l’apertura della Casa don Sławomir Bednarski, iniziatore della Casa, Presidente della Fondazione “Servire Homini” e vice parroco della parrocchia di Kleszczów.

“L’idea di costruzione di tale Casa ha un motivo preciso. Nel nostro tempo stiamo per affrontare il problema dell’invecchiamento delle nostre società”. Un problema, questo, che “è molto importante anche dal punto di vista dell’azione pastorale della Chiesa”, spiega a ZENIT don Sławomir Bednarski.

“Mi interessa che cosa si può fare nella Chiesa nei confronti degli anziani, che sono in costante aumento. Oggi le persone anziane spesso vivono la loro vita in solitudine, anche se hanno una famiglia”, aggiunge don Bednarski.

Intervistato da ZENIT, don Bednarski ha sottolineato che “il mondo moderno spesso spinge un uomo anziano ai margini della vita sociale”. Idealmente, se potessimo, nelle nostre società dovremmo mantenere il modello di famiglia allargata di generazioni in cui una persona anziana si sente amata. Nella stessa attività della Chiesa verso gli anziani bisogna rafforzare la famiglia. Pertanto, nelle comunità più piccole, o nelle parrocchie, dobbiamo ricordare ai giovani che gli anziani sono un dono per le famiglie. Pertanto, gli anziani devono avere la possibilità di autorealizzarsi e di dare un senso a sè stessi”. In tal modo – ha aggiunto don Bednarski – “saranno necessari in parrocchia, nella comunità, anche nelle vicinanze o in famiglia”.

“È necessario sostenere un particolare sistema d’aiuto per gli anziani. La Chiesa fin dai tempi antichi sempre faceva cura pastorale e di misericordia per le persone respinte dalla società, gli orfani, le vedove, gli anziani. Questa non è una novità, ma è necessario riconfermare che la cura per coloro che non possono gestire se stessi, è l’attività principale della Chiesa, al di là dei suoi aspetti religiosi e sacramentali, educativi e catechistici”, ha continuato l’iniziatore della Casa di Assistenza Sociale a Kleszczów.

Don Bednardki ha osservato che “viviamo in un’epoca dominata dal culto della giovinezza”, in quanto “tutti vogliono guardare in grande, vogliono prolungare la vita, prendersi cura della propria salute. Per molti decenni questo culto è stato promosso e un sacco di gente crede che essi stessi possano liberarsi dalla vecchiaia”, ha detto don Bednarski, aggiungendo che l’Anno Santo della Misericordia “è un tempo di ricordare che le nostre società devono essere aperte per la presenza delle persone anziane”. Ha infine concluso sottolineando che “la Casa di Assistenza Sociale di Kleszczów intitolata a santa Barbara è un segno e dono della misericordia”.

La costruzione della Casa di Assistenza Sociale a Kleszczów è stata iniziata nel 2012. Lo scopo della struttura è offrire un’esperienza dignitosa e pacifica dell’ultima fase della vita per gli anziani. La casa può ospitare 65 persone anziane, che per vari motivi hanno bisogno di cure e assistenza per problemi di vita quotidiana.

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(articolo scritto con la collaborazione di Jowita Kostrzewska)

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Mariusz Frukacz

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