Alla partenza del treno, ho assistito al saluto fatto alla nonna da parte di due nipotine, una di tre anni e l’altra di cinque.
La più piccola era tutta frenesia emotiva: staccandosi ripetutamente dalla mamma rincorreva la nonna che stava mettendo il piede sul predellino del vagone: “Nonna un bacio, nonna ciao, nonna un bacio…”; mentre l’altra sorellina, tranquilla e sorridente, stava appiccicata alla mamma imitandone il contegno.
Costatavo, insomma, la diversa reazione delle due nipotine. Comportamento diverso, dato probabilmente dal diverso rapporto con la mamma e dal diverso attaccamento alla nonna.
In quel momento di distacco, mi è piaciuta la serena tranquillità della più grandicella che, con il suo atteggiamento, mi ha impartito una profonda lezione.
Stava partendo la nonna….ma lei rimaneva tranquilla. Mentre salutava la nonna, si stringeva alla mamma che rimaneva sempre con lei; perdeva la nonna che le voleva tanto bene, ma l’amore sovrabbondante e insostituibile della mamma si rivelava talmente grande da relativizzare ogni altro affetto.
Beato chi ha scoperto l’amore immenso e insostituibile di Dio che ti fa capace di relativizzare ogni altro amore; ti permette di gustare e valorizzare ogni affetto umano, ma contemporaneamente, ad ogni immancabile distacco, ti regala serena imperturbabilità..
Ciao da p. Andrea
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