Penso che la mia e la tua santità non può essere frutto della mia o della tua capacità, del mio o del tuo impegno. Cadendo nell’inganno si dimentica il “senza di me, nulla…” che ha per controparte “con me, tutto”. E’ S. Paolo che lo grida per noi: “Tutto posso in colui che mi dà forza”.
Sono passato a visitare un celebre santuario. Tra i tanti “ex-voto”, una bici appesa al chiodo. “Quella è la bici che ha vinto il record dell’ora”.
Tutti ad ammirare quelle ruote, quella forcella…. Strano, quei pedali, famosi perché su loro s’era scatenata la potenza d’un campione, erano immobili; quindi immobile, inerte anche la bici che col passare del tempo sarebbe diventata solo un ricordo del passato, ferro vecchio e ingombrante.
Ho provato anch’io quella bici…ma sembrava che mi dicesse: “Io non posso darti nulla se tu non mi trasmetti la tua potenza. Io sono debole perché debole è la tua pedalata. Io valgo quanto vale chi siede sulla mia sella. Esprimo la potenza o l’inesperienza di chi mi inforca. Fammi cavalcare da un campione e ancora sarò famosa.
Prendi coscienza che tu vali e sei veloce e potente quando, in totale disponibilità, permetti a chi ti abita, a Dio, di scatenare in te la sua onnipotenza…
Ringrazio ancora Teresa di Lisieux che, disponibile con tutta la sua debolezza, ha permesso a Gesù di fare in lei da Dio.
Ciao da p. Andrea
Per richiedere copie dei libretti di padre Andrea Panont e per ogni approfondimento si può cliccare qui.