Sabato scorso durante la 19° Giornata Nazionale della Colletta Alimentare sono state raccolte 8.990 tonnellate di alimenti che verranno distribuiti nei prossimi mesi alle oltre 8.000 strutture caritative convenzionate con Banco Alimentare per sostenere 1 milione e mezzo di persone bisognose.
“I feel good”: così ci dice un rifugiato del Bangladesh, mentre insieme ad altri volontari seleziona le scatolette donate, nel supermercato. “Una frase – afferma Andrea Giussani Presidente della Fondazione Banco Alimentare – che esprime un sentimento semplice e umanissimo, lo stesso che hanno riscoperto volontari, donatori e sostenitori della Giornata Nazionale della Colletta Alimentare, mettendo in atto quella ‘cultura dell’incontro e della condivisione’, a cui ci ha richiamato Papa Francesco, lo scorso ottobre”.
“Quest’anno abbiamo registrato una sostanziale tenuta dei volumi raccolti, 8.990 rispetto alle 9.201 dell’anno scorso, frutto di un certo turnover nei negozi e del proliferare di più occasionali iniziative di raccolta di alimenti. Quello che ci entusiasma è il significativo incremento del numero degli amici volontari, che ormai superano i 140.000. Molti si sono aggiunti in modo imprevisto durante la Colletta, coinvolti da ciò che hanno incontrato”.
“Certo non è casuale – continua Giussani – che in tempi di perdurante crisi e di paura per le serie minacce alla semplice convivenza civile, ci siano adulti e giovani, bambini e anziani, di etnie del tutto diverse, che fanno i volontari gomito a gomito o donano alimenti, sottraendoli in alcuni casi dalla loro povera spesa”.
“Quest’anno risuonava forte in noi l’invito di Papa Francesco a ‘educarci all’umanità, a riconoscere l’umanità presente in ogni persona, bisognosa di tutto’ e abbiamo sperimentato concretamente – conclude il Presidente – che provocare occasioni per guardarsi negli occhi, per fare insieme piccoli gesti quotidiani, per occuparsi dell’altro, anche solo per poco, fa condividere il senso della vita e fa uscire il meglio di sé. Ce lo hanno raccontato, la notte scorsa, anche gli amici del Banco Alimentare di Parigi che, nella Colletta che si svolgeva contemporaneamente anche in Francia, hanno visto moltiplicarsi il numero dei volontari di ogni nazionalità europea ed extraeuropea, offertisi negli ultimi giorni, desiderosi anche di sfidare ogni paura”, conclude poi Giussani.