Piano sicurezza per il Giubileo. "Fiducia" del Vaticano nelle autorità italiane

Padre Lombardi ha inoltre precisato che per i fedeli “non c’è bisogno di venire a Roma”, perché “si apriranno tante Porte Sante nel mondo”

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Tra due settimane esatte, l’8 dicembre, inizia il Giubileo con l’apertura della Porta Santa nella Basilica di San Pietro. Per l’occasione, su input di Questura e Prefettura, polizia di Stato, carabinieri, guardia di finanza, polizia di Roma Capitale e Corpo forestale dello Stato si sono attivati per garantire il piano di sicurezza a Roma. Si prevede che oltre 2mila persone vigileranno su più di mille obiettivi sensibili, su eventi considerati a rischio, autobus e metropolitane. Occhi puntati su piazza San Pietro, ma anche su tutti i principali monumenti della Capitale, sui maggiori luoghi di ritrovo, sugli aeroporti, sulle stazioni ferroviarie e lungo il Tevere.

Padre Federico Lombardi, portavoce del Vaticano, ha detto che dentro le Mura leonine c’è “massima fiducia” nelle autorità italiane e nel piano di sicurezza per il Giubileo. Lo ha detto durante la conferenza stampa di presentazione con il Prefetto di Roma, Franco Gabrielli, dell’iniziativa `Info Giubileo´, ovvero un servizio di informazione radiofonica per i cittadini, i pellegrini e i turisti che vede coinvolti Radio Vaticana, Roma Servizi per la Mobilità, ACI Infomobility e Ferrovie dello Stato italiane.

“Principio generale – ha detto padre Lombardi – è che abbiamo la massima fiducia nelle autorità competenti di Italia e dei diversi Paesi, sanno loro come operare per la sicurezza del Papa. Alle autorità italiane è data fiducia, che meritano. C’è sicuramente un contatto tra noi e loro ma non c’è una domanda specifica del Vaticano di aumentare le misure in fatto di responsabilità delle autorità italiane. Sappiamo che il Papa vuole un rapporto sereno con i fedeli e non si faccia più di quello che è nella ragionevolezza del caso. Non è richiesto di più”.

Il portavoce vaticano ha inoltre sottolineato che il Giubileo straordinario della Misericordia “non è per far venire tanta gente a Roma, ma quello che conta è la parte spirituale, il Giubileo è diffuso nel mondo, non c’è bisogno di venire a Roma e si può avere ovunque lo stesso tipo di bene spirituale. Si apriranno tante Porte Sante nel mondo”. Per questo – ha aggiunto – “non dico `non venite a Roma´, chi se la sente lo faccia pure. C’è tanta libertà e valutazione nel modo di vivere il Giubileo affidato ai credenti, e va bene anche restando nel proprio Paese”.

Parlando del progetto ‘Info Giubileo’, padre Lombardi ha mostrato soddisfazione e ha spiegato che la Radio Vaticana “serve non solo per comunicare le dimensioni religiose di questo evento ma anche come servizio alla comunità, un’istituzione in rapporto di collaborazione con le istituzioni italiane che si impegnano nel servizio per i cittadini”.

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ZENIT Staff

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