Iniziare il cammino del periodo dell’Avvento con due intenzioni nel cuore: la preparazione al Santo Natale e l’inizio del Giubileo della Misericordia il prossimo 8 dicembre.
Sono questi i propositi che animano la Veglia di Avvento, promossa dall’Ufficio per la Pastorale Universitaria, che si svolgerà nella cappella universitaria della Sapienza, in piazzale Aldo Moro, sabato 28 novembre, alle 19.
“È ormai tradizione – spiega il vescovo ausiliare monsignor Lorenzo Leuzzi, direttore dell’Ufficio per la Pastorale Universitaria – per i giovani universitari ritrovarsi insieme nei primi vespri della prima domenica d’Avvento perché segnano l’apertura della seconda tappa del percorso pastorale, che è ritmato con i tempi dell’anno liturgico”.
“È importante insegnare ai ragazzi a vivere intensamente questo momento di grazia – prosegue monsignor Leuzzi – perché credo che comprendere l’importanza dell’attesa costituisca una premessa fondamentale per capire la Misericordia, che si manifesta nella grotta di Betlemme, e che rappresenta il momento più alto della rivelazione del Volto di Dio che è il cuore del Vangelo della Misericordia. Noi dobbiamo aiutare i giovani a comprendere che la gioia non si consuma nell’attesa, ma proprio questa prepara ad una letizia più grande”.
In occasione della veglia, nella cappella sarà portata l’icona di Maria Sedes Sapientiae, l’immagine donata agli universitari di tutto il mondo nel Giubileo del 2000 da San Giovanni Paolo II, che per quest’anno andrà pellegrina in tutte le cappellanie della Sapienza.
“Il pellegrinaggio dell’Icona – sottolinea don Elio Lops Referente per le Attività Culturali dell’Ufficio Pastorale Universitaria – vuole essere un messaggio di speranza non solo per tutti i giovani che frequentano l’università più antica della capitale ma per tutti gli universitari di Roma. È un invito della Madre a seguire suo Figlio e a diventare costruttori di un nuovo umanesimo”.
E in concomitanza della celebrazione saranno benedetti anche i locali ristrutturati della cripta della cappella universitaria “Per noi – spiega padre Leonardo Vezzani, vicecappellano alla Sapienza – è stato molto importante rinnovare queste sale. I lavori sono stati fatti anche dai nostri ragazzi che hanno ritinteggiato le pareti e aggiustato gli arredamenti del locale, perché è per loro questa è una seconda casa, dove vengono a studiare , ma anche a parlare e passare insieme il loro tempo libero”.
Tra le novità della ristrutturazione c’è anche una piccola cappella “Volevamo donare a questi giovani – continua padre Leonardo – un ambiente raccolto dove potessero pregare e meditare senza essere disturbati, in silenzio. Inoltre abbiamo fatto costruire anche una piccola cucina, in modo che possano passare insieme anche dei momenti di condivisione proprio come succede in una casa. Il nostro obiettivo infatti è farli sentire qui accolti, la nostra in fondo è una grande famiglia”.