Lettura
All’inizio del suo vangelo san Marco scrive: «Il tempo è compiuto e il Regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel Vangelo». Quasi tutti i teologi – protestanti e cattolici – sono d’accordo nell’affermare che il cuore della predicazione di Gesù è l’annuncio del Regno di Dio, una nuova comunità di persone che vive con uno stile di vita nuovo – la carità e non l’egoismo – perché credono in Cristo morto e risorto per noi e cercano di vivere il suo messaggio d’amore.
Meditazione
Nel brano evangelico di oggi Gesù risponde alla domanda dei farisei: «Quando verrà il Regno di Dio?». Gesù risponde che il Regno di Dio è già una realtà ed è “dentro di noi”. È qualcosa di nascosto che dobbiamo trovare innanzitutto in noi stessi. Davanti a Dio non decide né la forza dei muscoli, né il grado di cultura, né l’appartenenza razziale o politica, ma vale unicamente l’atteggiamento dell’uomo verso il Regno dei Cieli. Le vere decisioni avvengono perciò all’interno dell’uomo perché il Regno di Dio è una realtà nascosta. Il secondo stadio è nel futuro. Il Regno di Dio risplenderà un giorno al ritorno del Signore. Nel tempo che intercorre tra la prima e la seconda venuta del Signore, gli uomini devono lavorare all’edificazione della Chiesa. Il tempo intermedio, infatti, non è soltanto attesa ma anche adempimento di un compito. Viviamo nella certezza che il Regno di Dio è già presente e nell’incertezza di quando apparirà visibilmente. Così tutto il corso della storia della Chiesa è lavoro di allestimento, provvisorietà, preparazione. Il Regno di Dio è veramente presente e tuttavia deve ancora venire. Tutti e due gli stadi si ritrovano nei testi della nostra liturgia e tutti e due hanno la loro radice nella duplice venuta del Signore: nella venuta nel tempo, l’incarnazione, e nella venuta alla fine della storia, con la Parusia (seconda venuta del Signore nella gloria). Entro questa cornice risulta chiaro che, nel concetto di regno, presente e futuro si saldano. Da una parte si è chiamati alla dura realtà dell’oggi, dall’altro si è esortati alla speranza del domani: un regno diverso dagli altri, nel quale si fa fatica a entrare ma dove poi si respira la libertà di chi è entrato in un mondo suo. La vita è un cammino di preparazione a questo regno dopo che si è compiuta la scelta di stare totalmente dalla parte di Gesù e di accettare anche le prove più dure che comporta la sua sequela.
Preghiera
«O quanto è glorioso il tuo regno, o Eccellentissimo Re, nel quale regnano con te tutti i giusti e le cui leggi sono: pace, carità, vita, immortalità» (san Bonaventura).
Agire
Viviamo oggi con il pensiero che la nostra vita spirituale permette al Regno di Dio di crescere e di arrivare a tutti gli uomini.
Meditazione del giorno a cura di mons. Michele De Rosa, Vescovo di Cerreto Sannita – Telese – Sant’Agata de’ Goti, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it