Lettura
Il brano evangelico di oggi ci mostra un Gesù deciso e fermo. Ritroviamo ancora una volta i farisei che con fare subdolo riferiscono a Cristo che Erode vuole ucciderlo. Il termine “farisei” che oggi è sinonimo di “ipocriti” ai tempi di Gesù non aveva una connotazione negativa, ma designava un gruppo di ebrei fedeli alle tradizioni dei Padri. Essi però persero di vista l’essenziale, quello che si potrebbe chiamare lo spirito della Legge: la Legge, infatti, da sola non salva.
Meditazione
Gesù non “legava tanto” con i farisei e non condivideva nemmeno il fatto che agissero con circospezione e “di sponda”, parlando per sentito dire e seminando zizzania, come a volte facciamo noi riportando a qualcuno cose dette da altri, per metterlo alla prova e raccogliere la sua eventuale reazione indispettita. Magari erano i farisei stessi a volere che Gesù andasse via e usavano Erode per ottenere il loro scopo. Chissà, non sarebbe stata una novità. Ma Gesù non ha il loro fare diplomatico e dissimulatore, parla a viso aperto e, senza remore, dice: «andate a dire a quella volpe»; è la schiettezza di Cristo che, in un altro episodio del Vangelo, viene stigmatizzata e riconosciuta anche dagli scribi con la frase «sappiamo che parli e insegni con rettitudine e non guardi in faccia a nessuno» (Lc 20,21), per descrivere la libertà di parola di Gesù e il suo essere refrattario a ogni tipo di dissimulazione. Gesù aveva quella virtù che il Nuovo Testamento chiama “parresia”, la franchezza, il parlare franco, “pane al pane” e “vino al vino”. Davanti a questa sua virtù dovremmo misurare anche la nostra capacità di essere schietti e leali nei rapporti con gli altri. Nella seconda parte del brano evangelico di oggi, Gesù accenna a un terzo giorno in cui si compie la sua opera. Inevitabile per noi pensare a una profezia sulla sua Passione, Morte e Resurrezione. Gesù non era nuovo a questi annunci della Passione e anche ai riferimenti ai profeti di Dio, uccisi perché non accolti. Nemmeno Gesù venne accolto come profeta e come Figlio di Dio, pur essendo Egli veritiero. In realtà, a ben guardare, proprio per questo coraggio della verità che Gesù aveva, venne ucciso.
Preghiera
«Concedimi, Padre misericordioso di desiderare ardentemente ciò che piace a te, di ricercarlo con saggezza, di riconoscerlo con verità. Donami di rivolgermi spesso a te. Dammi un cuore vigile, che nessun pensiero inutile porti lontano da te; dammi un cuore nobile, che niente e nessuno trascini in basso; dammi un cuore libero. Donami, Signore mio Dio, un intelletto che ti cerchi, una sapienza che ti trovi, uno stile di vita che ti piaccia» (san Tommaso d’Aquino).
Agire
Parlerò con schiettezza e lealtà con una persona con cui non sono stato pienamente sincero e accoglierò con semplicità quanto mi dirà o mi risponderà.
Meditazione del giorno a cura di mons. Gerardo Antonazzo, vescovo di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it