Cells in a jail

Pixabay CC0 - TryJimmy, Public Domain

Dalla morte alla vita

Il male lo conosciamo, perché non provare il bene?

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Spesso è il negativo a far notizia: ma io ti voglio proporre un fatto, una storia positiva e confortante che ci fa capire che il bene è superiore al male e più profondamente radicato nell’uomo.

Ci dimostra che non bisogna tanto dar importanza al rumore dell’albero che cade, quanto rimanere incantati di fronte al silenzio della foresta che cresce. Eccoti, allora, la storia di Marco.

Marco è poco più di un ragazzo. Si trova in carcere da un paio d’anni. Deve scontare una condanna di 28 anni.

Disperato, per tre volte ha tentato, senza successo, di togliersi la vita.

Tempo fa gli capita fra le mani una copia della rivista Città Nuova. La sfoglia distrattamente, senza interresse. Gli occhi si posano su di una pagina che racconta un’esperienza imperniata sull’amore reciproco, sul perdono. Comincia a leggere e il suo interesse aumenta man mano che va avanti nella lettura.

Giunto al termine, sfoglia il giornale alla ricerca di un’avventura simile, la trova e legge d’un fiato. È impressionato, quasi incredulo che ci siano persone che vivono così. Riesce a procurarsi un altro numero della rivista e trova nuove esperienze; stavolta legge qualcosa di più.

In breve nasce in lui un desiderio: provare a vivere ciò che ha letto. “Il male lo conosco – dice fra sè – perchè non provare il bene?…”

Prova ad amare cominciando dai suoi compagni di cella, dagli agenti di custodia, dal personale del carcere. Dalla buona lettura e fin dai primi tentativi di vivere così, vede che anche per lui “funziona !”

Ciao da p. Andrea

Per richiedere copie dei libretti di padre Andrea Panont e per ogni approfondimento si può cliccare qui.

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Andrea Panont

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