Dono di Misericordia

ZENIT

Inaugurato "Dono di Misericordia", il dormitorio per i senzatetto voluto dal Papa

La struttura, in via dei Penitenzieri, è già in funzione: gestita dalle Suore di Madre Teresa, può ospitare fino a 34 persone a notte. I lavori finanziati dall’Elemosineria apostolica

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Da quasi una settimana, in via dei Penitenzieri, nelle vicinanze dell’Ospedale Santo Spirito, è stato aperto un nuovo Dormitorio per le persone senzatetto. Giovedì 7 ottobre, nella memoria liturgica della Beata Maria Vergine del Rosario, l’inaugurazione ufficiale con la benedizione dei locali e la Santa Messa presieduta dall’Elemosiniere apostolico, Konrad Krajewski, alla quale hanno partecipato i primi ospiti e i volontari della struttura.

L’ampio locale, che si trova nella zona extraterritoriale e che fino a pochi mesi fa era utiizzato da un’agenzia di viaggi, è stato offerto a Papa Francesco dalla Casa generalizia della Compagnia di Gesù. In questo modo i gesuiti hanno voluto rispondere prontamente all’appello del Pontefice di destinare dei propri fabbricati alle persone bisognose e in difficoltà.

Il Dormitorio porta il nome di “Dono di Misericordia”. “Dono” – spiega una nota dell’Elemosineria – perché è un vero dono della comunità religiosa; “di misericordia”, perché misericordia è il secondo nome dell’amore che si esprime attraverso gesti concreti e generosi verso il prossimo.

La struttura può accogliere per la notte fino a 34 uomini e viene gestita dalle Suore di Madre Teresa di Calcutta come quelle già esistenti a via Rattazzi, presso la Stazione Termini e a San Gregorio al Celio. Un apposito regolamento – informa ancora il comunicato – aiuta la buona gestione dell’accoglienza: un previo colloquio con le Suore per l’accettazione e la registrazione dei richiedenti (presso la Casa Dono di Maria in Vaticano); un pernottamento della durata massima di trenta giorni; un orario preciso che regola i tempi dell’ingresso in dormitorio (dalle 18.00 alle 19.00), dello spegnimento delle luci e del riposo, della sveglia (alle 6.15), della pulizia personale, della sistemazione del proprio letto e armadietto, e della chiusura della Casa (ore 8.00) per il riordino e la pulizia generale”.

Le persone ospitate per la notte possono usufruire della cena offerta alla mensa del Dono di Maria per poi raggiungere il dormitorio, della colazione preparata nello stesso locale del dormitorio, prima di lasciarlo per la giornata, e del servizio docce già da tempo attivo sotto il colonnato di Piazza di San Pietro. Tutti i lavori – conclude la nota – sono stati seguiti e finanziati dall’Elemosineria apostolica, cioè attraverso le offerte che provengono dalla distribuzione delle pergamene con la Benedizione apostolica e dai generosi contributi delle persone private.

Inoltre l’Elemosineria, insieme alle Suore di Madre Teresa, si impegna a sostenere economicamente tutta l’attività del dormitorio. Vale la pena ricordare che è dal 1988 che dentro il Vaticano, proprio nella Casa di accoglienza Dono di Maria, sono a disposizione anche 50 posti letto per la permanenza notturna delle donne e che una trentina di esse è ospitata lì stabilmente.  

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ZENIT Staff

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