Nato e Russia ai ferri corti, dopo l’avvio dei raid aerei di Mosca in Siria. L’Alleanza Atlantica chiede a Mosca “l’immediata cessazione degli attacchi contro l’opposizione siriana e i civili” e “condanna la violazione dello spazio aereo della Turchia” da parte dei caccia russi. Il Cremlino è infatti accusato di aver preso di mira non solo i jihadisti dell’Isis, ma anche i cosiddetti ribelli moderati che combattono contro Assad. Soprattutto il segretario generale Jens Stoltenberg ha bollato come “inaccettabili” le violazioni dello spazio aereo Nato, nel corso di una riunione d’urgenza del Consiglio atlantico a Bruxelles.
L’incontro era stato convocato dopo che Ankara aveva denunciato lo sconfinamento di almeno un jet da combattimento russo nel suo spazio aereo sabato notte. La Russia si era giustificata parlando di un “errore di navigazione” dovuto alle “condizioni meteorologiche sfavorevoli”. Tuttavia, secondo Ankara, il caccia russo si sarebbe allontanato verso la Siria “solo dopo essere stato intercettato da due aerei militari turchi di pattuglia nella regione”. Ieri il ministero degli Esteri turco ha denunciato inoltre un secondo sconfinamento, avvenuto domenica 4 ottobre.
Intanto proseguono i raid della coalizione occidentale in Iraq e Siria, guidati dagli Usa. Mentre l’Italia, dopo le indiscrezioni della stampa che annunciavano operazioni aree in Iraq, ha precisato in un comunicato del ministero della Difesa che “sono solo ipotesi da valutare assieme agli alleati e non decisioni prese che, in ogni caso, dovranno passare dal Parlamento”.