Papa Francesco tornerà in America Latina, questa volta per raggiungere il Messico, ovvero il primo paese che – insieme alle Bahamas e la Repubblica Domenicana – ospitò il primo viaggio apostolico di Giovanni Paolo II dal 25 gennaio al 1º febbraio 1979. La notizia è stata confermata da padre Federico Lombardi in esclusiva a colei che è l’icona del Messico in Vaticano: la giornalista Valentina Alazraki, star della rete Televisa, decana dei vaticanisti (con 130 viaggi papali all’attivo), nonché una delle poche giornaliste donne ad aver intervistato Papa Francesco.
Secondo quanto dichiarato dal portavoce vaticano, il viaggio potrebbe avvenire già nei primi mesi del 2016, il tempo di consentire all’entourage papale di compiere i dovuti sopralluoghi e di organizzare i dettagli della visita. A novembre è probabile che la Sala Stampa vaticana fornirà ulteriori informazioni dell’agenda pontificia..
Per ora, appare scontata la visita alla Basilica di Guadalupe, a Città del Messico, dove è custodita l’effigie della Vergine tanto cara al Santo Padre. “È impossibile andare in Messico senza visitare il Santuario della Morenita“, aveva detto lo stesso Francesco alla Alazraki nell’intervista di marzo. E nel recente periplo tra Cuba e Stati Uniti era stata esclusa la tappa della frontiera messicana di Juárez – nonostante fosse proprio in mezzo – proprio perché, a detta dello stesso Pontefice, i messicani non gli avrebbero perdonato l’omissione della visita a Guadalupe.
Bergoglio diventerà così il terzo Pontefice a visitare il Messico, dopo le cinque visite di Wojtyla (1979 – 1990 – 1993 – 1999 – 2002) e l’unica ma indimenticabile di Benedetto XVI il 23-29 marzo 2012. Indimenticabile perché, oltre ad essere la penultima del suo pontificato prima della rinuncia (l’ultima fu il Libano a settembre 2012), registrò la partecipazione di oltre mezzo milione di fedeli nella Messa solenne del 25 marzo, celebrata al Parco del Bicentenario di León.
È probabile, infine, che la tappa di Francesco, nel paese latino-americano venga ‘incastrata’ in un tour più ampio che prevede la visita anche nel paese natìo, l’Argentina, in occasione cioè delle celebrazioni per il bicentenario dell’Indipendenza, in Uruguay e in Cile. Un viaggio, questo, già annunciato nel marzo scorso. Secondo un calcolo approssimativo, considerando una sosta di circa 3 giorni a paese, si può ben prevedere un viaggio apostolico di circa 15 giorni: un record assoluto, dunque, per il Papa venuto “dalla fine del mondo”.