Daily meditation on the Gospel

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Il silenzio che parla

Meditazione quotidiana sulla Parola di Dio — Beata Maria Vergine del Rosario: Lc 11,1-4

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Lettura

Sei mesi dopo il primo invio dell’angelo (Lc 1,11) di nuovo Dio invia l’angelo Gabriele (Lc 1,26), questa volta in Galilea, a Nazaret, che da località non rilevante diventa luogo di Rivelazione. Non più a un uomo, Zaccarìa, ma a una donna, Maria. Non si tratta più della nascita di un uomo, benché grande, ma della promessa di un uomo-Dio, della venuta del Messia-salvatore. Maria viene introdotta nel piano salvifico che il Padre, per mezzo del Figlio nello Spirito Santo, intende realizzare ed ella, discretamente, ma attivamente, collabora alla realizzazione del Mistero.

Meditazione

«Maria viene raggiunta dall’annuncio dell’angelo, mentre si trova in un profondo silenzio contemplativo. Da lei escono poche ed essenziali parole che manifestano un proposito saldo di verginità, un profondo rispetto del mistero di Dio, uno stare come “ancella” alla sua presenza. Maria nell’ascolto contemplativo si lascia raggiungere dal mistero del Padre attraverso la Parola del Figlio per celebrare l’Incontro nella grazia e nella forza dello Spirito Santo. In Maria vergine dell’annunciazione, si manifesta la struttura trinitaria dell’autocomunicazione divina: dal silenzio, attraverso la Parola, verso l’Incontro. L’accoglienza verginale dell’autocomunicazione di Dio indica la dimensione contemplativa che sta alla radice del comunicare» (Card. Martini, Effatà-apriti). Dentro di noi spesso ci sono contraddizioni, confusione. C’è una fatica di vivere che ci impedisce una limpida comunicazione tra pensiero e cuore, tra desideri e azioni. Pensiamo che non ci sia rimedio alla “piccola nevrosi” che ogni essere umano deve sopportare. Anche nei social network si avverte questo disagio: spesso essi sono “cassa di risonanza” di tanti conflitti che attanagliano le persone. Viviamo in un’epoca in cui vige l’“imperialismo della soggettività”: è l’epoca del trionfo del narcisismo. Il nostro io è la misura di tutto. Eppure anche oggi Dio vuole entrare in comunione con noi come ha fatto con Maria. La nostra comunicazione con Dio e con gli altri deve essere restaurata e rilanciata secondo dimensioni e potenzialità divine Nella comunione trinitaria, il dialogo tra le Persone divine è incessante e profondo. Ognuno è chiamato a far pare di questo flusso comunicativo, con meno parole e più Parola.

Preghiera

«Rallegrati, o dimora di Dio, che hai contenuto nel tuo seno colui che non può essere contenuto in nessuna dimora. Le tue mani tengono colui che ha in mano tutte le cose. E ciò che si è detto non può essere compreso e, anche se fosse compreso, non potrebbe essere espresso» (Teodoro Studita, Omelia sulla natività della Madre di Dio, 7).

Agire

Durante la giornata mi ritaglierò spazi di silenzio e di riflessione. Cercherò di evitare TV, radio, computer, per nutrirmi, invece, con qualche versetto della Scrittura.

Meditazione del giorno a cura di mons. Gerardo Antonazzo, vescovo di Sora-Cassino-Aquino-Pontecorvo, tratta dal mensile “Messa Meditazione”, per gentile concessione di Edizioni ART. Per abbonamenti info@edizioniart.it

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ZENIT Staff

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