Stava arrivando in Italia il presidente degli Stati Uniti. A Roma, più che altrove, si assisteva al dispiegarsi di ingenti preparativi, di grandi movimenti militari a difesa della vita d’un personaggio così importante.
Erano presidiate le località e gli angoli più impensati. Ma soprattutto, nei posti strategici, era assicurata la presenza di “tiratori scelti”. Persone abili e abilitate per la difesa diretta.
Nascosti, erano dislocati questi “cecchini”, per intervenire, con mira a precisione millimetrica, su chiunque facesse la pur minima mossa contro il presidente americano.
Gli scelti erano quelli che non fallivano un colpo. Troppo importante la vita di chi rappresenta una nazione come l’America. Ogni colpo sparato dal cecchino deve assicurare la morte istantanea del nemico.
Molto più importante è la vita dell’anima. Persa quella, non c’è che la dannazione eterna. Allora è urgente individuare il nemico dell’anima e decisamente puntargli addosso l’arma dal tiro micidiale.
Ad ogni sparo si deve poter colpire a morte il più temibile e terribile dei nemici: l’egoismo. Temibile perché l’io è contro Dio ed è contrario all’amore. E’ scritto: “chi non ama è nella morte ed è omicida”.
Per contrastare l’insorgere dell’io e lasciarlo secco, devo ingaggiare il tiratore scelto che non sbaglia bersaglio.
La gratuità del tuo amore al nemico si rivela il cecchino infallibile del tuo “io”..
Ciao da p. Andrea
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