Vasil’: “In Medio Oriente, cristiani come vasi d’argilla”

Il segretario della Congregazione delle Chiese Orientali auspica maggiore attenzione al dramma da parte da parte della società civile.

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In merito alla situazione in Medio Oriente, la Chiesa se ne sta preoccupando, tuttavia il tema richiederebbe l’attenzione anche “di tutta le società civili e delle nazioni”. Lo ha detto monsignor Cyril Vasil’, segretario della Congregazione delle Chiese Orientali, intervenendo giovedì scorso alla “XXIII assemblea annuale diocesana dell’eparchia di Lungro”.

Secondo monsignor Vasil’, il contesto attuale non offre alcuna “luce di speranza e di soluzione” per i cristiani mediorientali, i quali “non hanno milizie né potenze, né qualcuno che possa difenderli, sono vasi d’argilla fra vasi di ferro”.

Sebbene la speranza sia che la situazione si risolva “nei luoghi dove si trovano”, laddove i cristiani siano costretti a fuggire, è auspicabile che “si possano rifugiare presso le nostre comunità cristiane”, ha aggiunto il presule, esortando infine a “tenere duro, anche se è facile dirlo noi da qui, dalla nostra sicurezza a chi vive quotidianamente un pericolo concreto”.

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ZENIT Staff

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